Il 7,5% dei bergamaschi
oggi è senza un lavoro

Su circa 1.075.000 persone residenti in Bergamasca, i disoccupati, secondo l'elaborazione della Cgil su dati dei Centri per l'impiego della Provincia a fine 2009, sono 52.355, ovvero quasi il 5%, in pratica uno ogni venti bergamaschi, includendo tutta la popolazione, compresi i neonati e i circa 120 ultracentenari. La percentuale aumenta fino a sfiorare il 7,5%, se si considerano però solo i poco più di 700 mila bergamaschi rilevati dall'Istat nella canonica età da lavoro, tra i 16 e i 64 anni.

Gli iscritti alle liste di disoccupazione (donne per il 56,7%, ovvero quasi 30.000 persone) sono cresciuti in un anno del 29%, che in valore assoluto vuol dire quasi 12 mila in più, ma in maniera diseguale sul territorio. La crescita maggiore, per quanto riguarda i dieci distretti dei Centri per l'impiego nei quali è divisa la provincia, si è registrata nell'area di Romano di Lombardia (più 40%).

Un aumento superiore al 30% si è avuto anche a Bergamo (30%), Trescore Balneario (34%), Albino (35%) e Grumello del Monte (38%), mentre la situazione meno pesante si è registrata nel distretto dell'alta valle Seriana, che fa perno su Clusone (più 18%). Nel rapporto tra disoccupazione e popolazione residente la situazione più pesante è quella dell'area di Trescore, in pratica la val Cavallina: 3.339 disoccupati su una popolazione di 55 mila persone porta a una percentuale del 6,2%.

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