Economia
Sabato 30 Gennaio 2010
L'agricoltura piace alle donne
Il 22% delle aziende è «in rosa»
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Spunti originali e innovativi che rendono anche l’idea dell’evoluzione che sta interessando il settore agricolo, un fenomeno sempre più importante dovuto anche al costante aumento delle donne impegnate a tempo pieno in agricoltura. «Negli ultimi tempi l’agricoltura bergamasca è diventata sempre più rosa - spiega Massimo Albano, direttore della Coldiretti bergamasca - e questo ha contribuito a dare forte impulso all’innovazione del settore. Le donne hanno dimostrato di saper andare oltre gli indirizzi produttivi tradizionali, che ormai quasi tutti presentano segnali di difficoltà, e hanno avuto la capacità di interpretare nel migliore dei modi le possibilità offerte dalla multifunzionalità. Basti pensare che un terzo delle nostre aziende agrituristiche fa capo a imprenditrici e che le donne hanno un ruolo significativo anche in altre attività connesse come la trasformazione dei prodotti, le fattorie didattiche e la vendita diretta».
Nella nostra provincia le aziende agricole sono complessivamente circa 3.300 e quelle guidate da donne sono circa 720, pari al 22%. La «pattuglia» agricola femminile può contare anche sulla presenza di 948 donne coadiuvanti su un totale di 2.056. L’agricoltura sta interessando sempre più l’universo femminile per motivi diversi. Negli ultimi tempi nella società si è affermata una maggiore attenzione alle problematiche della salvaguardia dell’ambiente, dello sviluppo compatibile e della qualità della vita. Tutto ciò, unitamente a una legislazione che ha permesso l’ampliamento dell’attività agricola, ha creato le condizioni per una rivalutazione della figura della donna imprenditrice che in questo nuovo scenario trova sempre più possibilità per fare impresa.
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