Senza alcuno spirito polemico vorrei spiegare i fatti e spero fornire gli elementi perchè i lettori si possano fare una idea. Premetto che l'episodio in questione non rientra, per quanto mi riguarda, nelle pur forti differenze che ci sono tra FIM e FIOM ma semplicemente in ambito di relazioni tra "colleghi" pur se concorrenti nel guadagnarsi il consenso dei lavoratori. Allo stesso modo sempre in premessa affermo non vi è stato, nell'episodio, alcun ricorso alla forza, tantomeno alla violenza.
I fatti: 1° mercoledì scorso, il 13 gennaio, mi sono recato personalmente nella sede zonale della CISL ed ho consegnato il programma delle assemblee congressuali per la settimana.
2° giovedì 21 come previsto, mi sono presentato in SOMET per l'assemblea in programma, a quel punto si è presentata la signora Petrasso che approfittando del programma da me resole noto ha indetto l'assemblea nello stesso giorno alla stessa ora con all'ordine del giorno il rinnovo del Contratto sottoscritto dalla sua Organizzazione. Fin quì le cose potevano essere ancora gestite normalmente bastava chiedere all'azienda la disponibilità di un locale per una seconda piccola assemblea; la pretesa di sostituire l'assemblea FIOM con l'assemblea FIM non poteva certo essere accolta.
3° La signora Petrasso, dopo che in modo deciso ma assolutamente non violento ho spiegato la necessità di tenere l'assemblea congressuale CGIL, ha invitato i suoi presunti iscritti a seguirla con il magro risultato che si è trovata da sola. Io non cosa immaginasse la signora Petrasso di fare con la sua "furbata", a me francamente sembra un comportamento immaturo in cui da 40 anni non ha più avuto occasione di incappare, ma se questo addirittura diventa pretesto perchè la sua Organizzazione ne faccia uso strumentale per una sterile e puerile polemica devo dire onestamente che ..... siamo alla frutta!! Le considerazioni possono essere tante, la prima che partendo da un'atto di correttezza mio la Petrasso non ha trovato di meglio che provare ad inserire una assoluta scorrettezza. La seconda che evidentemente ha tempo da perdere ad inventarsi problemi che ai lavoratori non portano alcun beneficio.
Personalmente, non avrei neanche risposto all'articolo, ho ravvisato però che con una diffusione di un comunicato che riporta una ricostruzione falsa dei fatti, diverse persone si sono fatte una idea sbagliata e mi da fastidio poichè non è il mio modo di essere quello che mi viene attribuito dal vostro articolo. Da ultimo chiedo che questa lettera venga interamente pubblicata dal vostro giornale. Vi ringrazio e porgo Distinti saluti.
Giuseppe Severgnini
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