Economia / Bergamo Città
Giovedì 21 Gennaio 2010
Part-time sospetti in edilizia
Intervento Inps con una circolare
Vedi documenti allegati
«Nella circolare - spiega Angelo Chiari, segretario generale provinciale della Fillea-Cgil di Bergamo - si afferma che quanto stabilito nel Contratto collettivo nazionale di lavoro edilizia sulla normativa del part time, cioè tempo parziale solo fino al 3 per cento dei lavoratori dell’impresa, deve essere rispettato dai datori di lavoro se questi vogliano veder riconosciuto il diritto ai benefici normativi e contributivi previsti in materia di lavoro e legislazione sociale».
Il testo della circolare cita esplicitamente la parte del Contratto nazionale edilizia stipulato il 18 giugno 2008 (articolo 78) e richiama le disposizioni legislative che prevedano «il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali» per precisare il comportamento che dovranno tenere gli ispettori in sede di accertamento delle violazioni. Al riguardo la circolare recita: «Per ogni rapporto stipulato in violazione di tale limite (del 3%, ndr), la carenza di legittimazione contrattuale alla stipula comporta l’applicazione della contribuzione virtuale, come se il rapporto non fosse a tempo parziale».
Cioè, per chi oltrepassa il limite del 3%, contributi da versare come se il lavoratore fosse assunto a tempo pieno. «Ribadiamo l’importanza di quanto inserito nel rinnovo contrattuale del 18 giugno 2008 - conclude Chiari - e sottolineiamo, in occasione di questa circolare Inps, la necessità di verificare sempre più a fondo il fenomeno del part time in edilizia, dietro cui spesso si nasconde un rapporto di lavoro in nero. Con il nuovo strumento offerto dalla circolare, vorremmo provare, a livello provinciale, ad aprire una discussione sullo scambio di informazioni fra dati in nostro possesso e servizio ispettivo Inps, per contrastare i fenomeni di lavoro irregolare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA