Metalmeccanici, presidio per il contratto davanti all’Unione industriali di Bergamo

I metalmeccanici bergamaschi hanno manifestato con un presidio via Camozzi proprio all’altezza della locale sede dell’Unione industriali. C’erano circa 300 lavoratori metalmeccanici che sostenevano, nell’ambito delle 4 ore di sciopero nazionale proclamate da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, il rinnovo del contratto nazionale. Fortissime le ripercussioni sulla circolazione cittadina fino a tardo pomeriggio. Tra gli striscioni presenti, oltre a quello unitario dei sindacati confederali, e quello dei Cobas, quelli delle rappresentanze sindacali unitarie di alcune aziende orobiche: Siac, Promatech, Frattini, Alfa Standard, Donora.

La trattativa per il rinnovo del contratto nazionale si presenta difficile per l’atteggiamento di estrema chiusura assunto da Federmeccanica, hanno sottolineato i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm. Si spera nell’incontro in programma il 21 giugno prossimo» per superare lo stallo attuale. Il rinnovo del contratto nazionale, per tutti è il primo passo per cercare di trovare linee di convergenza anche a sostengo di un settore che, pur non esprimendo forti emergenze, anche in provincia di Bergamo evidenzia stati di sofferenza.

(10/06/2005)

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