Economia / Bergamo Città
Venerdì 18 Dicembre 2009
Radici Plastics, nel mirino
un'azienda negli Stati Uniti
Il Radici Group è in corsa per l’acquisizione di un’azienda negli Stati Uniti. Si tratta della Michael Day Enterprises (Mde), produttore di compound (miscele per plastica) con sede a Wadsworth, nell’Ohio, che ha presentato a novembre istanza fallimentare ottenendo l’applicazione del «Chapter 11», una sorta di amministrazione controllata.
RadiciGroup ha presentato un’offerta di 5,7 milioni di dollari per acquisire la Mde: l’offerta (che peraltro «beneficia» dell’euro forte che rende più convenienti le acquisizioni negli Stati Uniti) riguarda l’intera azienda con tutti i suoi attivi tangibili e intangibili e prevede anche una serie di garanzie di mantenimento della funzionalità dell’azienda in termini di garanzia di proseguimento del business, mantenimento della localizzazione dello stabilimento e conservazione dei livelli occupazionali.
In base alla legge fallimentare l’acquisto di Mde è soggetto a un’asta che si terrà il 7-8 gennaio. Radici Group avrà la posizione di acquirente preferenziale, nel senso che la sua offerta rappresenta la base minima di riferimento per eventuali rilanci. Altri interessamenti per la Mde ci sarebbero, ma non si sa ancora chi effettivamente parteciperà all’asta.
Attualmente il gruppo bergamasco guidato da Angelo Radici ha una presenza operativa negli Stati Uniti con due divisioni. La divisione fibre è presente con la RadiciSpandex (elastomero per applicazioni tessili, personal care e calze) con fabbrica in Alabama a Tuscaloosa e un finissaggio in North Carolina, a Gastonia. E in North Carolina è anche presente dal 1998 la divisione Plastics (materie prime utilizzate per stampati principalmente per il settore elettrico o elettronico e automotive).
«Nonostante la crisi che sta registrando il mercato americano, stiamo crescendo e in questa logica, dopo il consolidamento, abbiamo deciso di fare un passo in avanti - spiega Danilo Micheletti, chief operative officer («responsabile operativo») per Nord e Sud America e per l’Asia della divisione plastica del Radici Group -. Ci siamo così interessati a potenziali acquisizioni in loco che ci permettano di acquisire quote di mercato, di avere un’attività operativa diretta consolidata e riconosciuta dal mercato, con una sua rete di vendita radicata e avere una porta d’accesso al mondo americano dell’auto, sempre difficile se non si passa attraverso fabbriche americane già introdotte e con tutte le omologazioni. Questo tra l’altro ci aprirebbe non solo il Nord America, ma anche mercati collegati, come l’Asia, che fanno riferimento a tecnologie americane».
Attualmente la Radici Plastics negli Stati Uniti conta sei persone dato che le produzioni vengono realizzate tramite terzisti su tecnologia propria. L’acquisizione consentirebbe quindi un salto anche con l’avvio di produzione diretta. La Michael Day Enterprise, in attività dal 1981 che ha come unico proprietario il fondatore Michael Day, ha circa 85 dipendenti e un fatturato annuo di 44 milioni di dollari nell’esercizio chiuso a settembre. Oltre ad avere una rete importante e riconosciuta, ha un consolidato parco clienti nel mercato auto.
La Mde ha avuto negli ultimi 4-5 anni problemi finanziari a fronte di un rapporto di indebitamento alto rispetto al fatturato, ma il colpo finale è stato dato dalla crisi che ha praticamente fermato il settore auto da ottobre 2008 fino all’inizio del secondo trimestre di quest’anno. La struttura resta comunque solida e si integrerebbe anche dal punto di vista del mercato con la Radici Plastics Usa che peraltro nel suo progetto di sviluppo negli Stati Uniti, nel caso non riuscisse l’operazione Mde, avrebbe la possibilità di acquisizioni alternative.
Stefano Ravaschio
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