Previdenza complementare:
prima causa vinta a Bergamo

Circa 1.800 euro, versati dall’Inps, arriveranno finalmente nelle tasche di un sessantunenne di Caravaggio, oggi in pensione. Si chiude così, con molta soddisfazione del sindacato, il primo di molti contenziosi promossi per l’integrazione delle quote di previdenza complementare da parte del fondo di garanzia Inps. Il versamento dell’Inps è stato effettuato al fondo di previdenza complementare a cui il lavoratore aveva aderito. Fino al 2003, era assunto come impiegato tecnico per l’azienda metalmeccanica Mi.Me Minuterie Metalliche srl, anch’essa di Caravaggio. Ora in pensione, potrà finalmente chiedere al fondo il riscatto del trattamento di fine rapporto che, nonostante le sue disposizioni, non era mai stato versato dall’azienda al fondo pensione.

Si tratta di uno dei primi pagamenti effettuati dall’Inps sul territorio nazionale e il buon risultato è stato raggiunto proprio a Bergamo, dall’Ufficio Vertenze Cgil. «La Mi.Me. è stata una di quelle aziende, poi fallite, che non hanno mai versato parte o tutto il Tfr maturato dai propri dipendenti al fondo di previdenza, nonostante la quota maturata venisse trattenuta in busta paga. In materia, il precedente importante risale all’agosto 2008: la Corte d’Appello di Brescia emise una sentenza a noi favorevole in merito ad un altro contenzioso che avevamo avviato - spiega Paola Canfer dell’Ufficio vertenze Cgil di Bergamo -. La causa di primo grado ci era stata avversa. In sede d’appello, invece, la Corte ha condannato l’Inps al pagamento di quanto l’azienda aveva omesso di versare».

«Nel 2008 l’INPS si è adeguato emettendo una circolare nella quale prevedeva l’integrazione delle quote di previdenza complementare. È importante ricordare che una delle condizioni fondamentali per poter beneficiare dell’intervento dell’Inps è non aver chiuso la propria posizione con il fondo di riferimento e aver presentato domanda di ammissione allo stato passivo dell’azienda fallita. Le conseguenze pratiche non saranno da poco: dal 2007, infatti, le iscrizioni ai fondi di previdenza complementare sono aumentate. Ci troviamo di fronte anche all’aumento di aziende in gravi difficoltà che vengono assoggettate a procedura concorsuale e in cui tutti i lavoratori sono iscritti a un fondo. Capita spesso, dunque, che si verifichi il mancato versamento di una parte o di tutte le quote di previdenza complementare. Questo primo pagamento apre la strada alla risoluzione di una miriade di contenziosi simili che abbiamo avviato».

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