Le contromisure della Regione
contro la crisi del tessile

Etichettare tutti i prodotti del tessile non solo a livello nazionale,
ma anche europeo e internazionale. E' la proposta che ha lanciato
giovedì pomeriggio il presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni.

Etichettare tutti i prodotti del tessile non solo a livello nazionale, ma anche europeo e internazionale. E' la proposta che ha lanciato giovedì pomeriggio il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del workshop "Sul filo dell'Europa. Tradizione, innovazione e prospettive per il settore tessile", che si svolgerà fino al 21 novembre al Palazzo Pirelli.

All'incontro hanno partecipato anche l'assessore regionale all'Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa e la vicepresidente della Commissione Europea Imco (International market and consumer protection), Lara Comi. "In questo settore - ha detto Formigoni - maggior trasparenza significa vantaggio per tutti i consumatori che devono sapere perfettamente l'origine di quello che stanno comprando. Auspico dunque che si possano presto superare le posizioni differenti dei diversi Paesi membri".

Formigoni ha anche illustrato le novità che comporterà l'introduzione del nuovo regolamento proposto da Lara Comi e che verrà affrontato durante i lavori. Anzitutto semplificherà e renderà più flessibile il quadro normativo esistente. Consentirà poi di rendere più snelle e veloci le richieste e le procedure di autorizzazione con un risparmio di tempi e di costi a vantaggio delle imprese e migliorerà la trasparenza a vantaggio dei consumatori. Da ultimo, ma non certo per importanza, promuoverà l'innovazione nel settore tessile e dell'abbigliamento.

"Questa iniziativa - ha aggiunto il presidente lombardo - intercetta bene le azioni già intraprese da Regione Lombardia a sostegno del settore. Azioni che si sono concretizzate in incentivi all'innovazione e al trasferimento tecnologico, per l'accesso al credito, la tutela della qualità, la lotta alla contraffazione, l'internazionalizzazione e la promozione delle aziende all'estero. Interventi, dunque, integrati sul territorio che hanno favorito anche la competitività dei distretti, la formazione, la difesa dell'occupazione".

"Sono misure - ha spiegato l'assessore La Russa entrando nel dettaglio dei provvedimenti - che ridanno un po' di ossigeno al tessile, anch'esso gravato dalla crisi". Sono stati varati tre bandi specifici a sostegno della competitività del comparto tessile e moda (nel 2009 13 milioni di euro, nel 2008 altri 24) relativi a tre macroaree, cioè investimenti, innovazione e sviluppo del sistema produttivo. A questi vanno aggiunti i provvedimenti per interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori prioritari, tra cui quello della moda (36 milioni di euro) e le misure per l'internazionalizzazione (8 milioni).

"Sono misure - ha aggiunto La Russa - che ci aiutano a proteggere le nostre eccellenze, che ci garantiscono la qualità e il rispetto della salute dei consumatori, delle norme sociali e ambientali senza che si debba ricorrere a misura di tipo protezionistico".

Sfide che secondo il presidente lombardo si possono vincere solo possedendo determinate abilità e scommettendo sulla crescita del talento. Vanno in questa direzione i 15 milioni di euro che Regione Lombardia ha destinato, nella passata programmazione FSE, ai corsi di formazione per attività formative specifiche nel campo del tessile, il lancio dei tre poli formativi di Milano, Como e Pavia e il progetto SOSTES, finanziato con altri 15 milioni, realizzato in collaborazione con il Sistema Camerale, a sostegno dello sviluppo di soluzioni innovative proposte dalle imprese lombarde attraverso la qualificazione del "fattore umano".

"La nostra attenzione per il tessile - ha concluso Formigoni - è sempre stata costante. La strada è fare sistema: non vogliamo uniformare, appiattire, mortificare le differenze o far rallentare chi può correre, ma dare ad ognuno la possibilità di valorizzare il proprio fattore trainante a beneficio di tutti. Sostenere l'eccellenza, dunque, è il maggior investimento per garantire la competitività del sistema".

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