Economia
Mercoledì 11 Novembre 2009
Il «freno» del patto di stabilità
Regione, 40 milioni ai Comuni
Regione Lombardia mette a disposizione degli enti locali un plafond finanziario di 40 milioni di euro per consentire di effettuare investimenti altrimenti impossibili a causa del Patto di Stabilità nazionale. L'iniziativa è stata sancita in un Accordo che porta le firme per Regione Lombardia del presidente Roberto Formigoni e dall'assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi, per ANCI Lombardia (Associazione dei Comuni) del presidente Attilio Fontana e per UPL (Unione delle Province lombarde) del presidente Leonardo Carioni (che oggi non ha potuto essere presente).
L'Accordo individua le modalità operative per dare applicazione al Patto di Stabilità territoriale per l'anno 2009 e introduce meccanismi di flessibilità e di compensazione tra enti locali che consentono appunto di effettuare gli investimenti. "Un'idea geniale - ha sottolineato con soddisfazione il presidente Formigoni - che abbiamo perseguito insieme con passione, per andare incontro alle esigenze dei nostri enti locali per i quali il Patto di Stabilità nazionale finisce per essere un vero e proprio strumento di tortura, e per dare ossigeno alle nostre aziende sostenendo gli investimenti degli enti locali per la realizzazione di opere pubbliche, velocizzando i pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni ed immettendo quindi liquidità nel sistema".
E' soddisfatto, Formigoni, perché "le nostre amministrazioni - la Regione, le 12 Province, i 1.546 Comuni, le 30 Comunità Montane - non si chiudono nel particolarismo ma si concepiscono parte dell'unico sistema territoriale lombardo, con lo scopo di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini". "Perciò - ha aggiunto il presidente lombardo - siamo prontissimi per un federalismo avanzato".
E a proposito di Patto di Stabilità "la Lombardia sa esserne responsabile in proprio, mi auguro che in futuro lo possa essere anche direttamente di fronte all'Unione europea. La nostra richiesta è che il Patto di stabilità nazionale fissi i vincoli non per ogni singolo ente, ma per un territorio, lasciando autonomia e dunque flessibilità nella applicazione".
"L'accordo tra Regione, Anci Lombardia e Unione delle province lombarde siglato oggi – commenta Marcello Raimondi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia e vice presidente della Commissione bilancio che dovrà vagliare l'accordo prima del passaggio in Giunta – è un ulteriore passo verso la realizzazione del Patto di Stabilità territoriale, di cui si individuano le modalità operative. Si tratta di un segnale forte per tutti i comuni lombardi e, in particolare, per i numerosi comuni bergamaschi virtuosi. Con questo accordo, che dovrà essere approvato dal Governo regionale, le risorse delle Amministrazioni che hanno già raggiunto i vincoli imposti dal Patto di stabilità interno, potranno essere sbloccate e utilizzate per realizzare opere utili ai cittadini. I nostri comuni, specialmente in un momento difficile come quello attuale, potranno investire le risorse che finora erano bloccate dal Patto di stabilità. Il risultato ottenuto oggi dalla Regione Lombardia è frutto di un percorso che dura da anni e dimostra ancora una volta che siamo pronti per un vero federalismo fiscale".
"Per ANCI Lombardia - ha sottolineato il presidente Fontana - l'accordo di oggi è un passo importante verso una collaborazione con le istituzioni che permetterà di raggiungere risultati significativi anche in termini di attuazione progressiva del federalismo. Al di là dei vincoli indifferenziati imposti a livello centrale, i Comuni lombardi chiedono risposte specifiche alle proprie esigenze. Anci Lombardia si è fatta carico della necessità di dare risposte certe e consentire alle amministrazioni locali, vero volano dell'economia soprattutto durante una crisi, di fare investimenti per fornire servizi adeguati ai propri cittadini; grazie a questo accordo finalmente gli enti potranno effettuare i pagamenti tanto attesi dalle imprese".
Più nel dettaglio dei contenuti dell'Accordo è entrato l'assessore Colozzi. "Oggi - ha spiegato - i vincoli imposti su scala nazionale dal Patto di Stabilità costringono i Comuni in maniera indifferenziata, ossia indipendentemente dal fatto che siano virtuosi oppure no, a limitare fortemente i propri investimenti: spesso infatti, pur avendo soldi in cassa da spendere, sono bloccati dal fatto di aver raggiunto i limiti di pagamento consentiti esaurendo così i propri margini di manovra. Con il Patto di Stabilità Territoriale della Regione Lombardia è invece possibile - ha proseguito l'assessore - superare la dimensione strettamente locale per applicare i parametri previsti su un'area più vasta, comprensiva di tutto il territorio regionale. Con questo Accordo si introducono infatti meccanismi di compensazione e perequazione tra gli enti locali, il cui effetto è di velocizzare e rendere più flessibili le spese di investimento, dando particolare rilievo ai progetti con una valenza strategica per il rilancio dell'economia lombarda, e di premiare gli enti lombardi che nel programma istituzionale del Paese si sono comportati in modo virtuoso".
I REQUISITI - Potranno usufruire di questo beneficio gli enti locali in possesso dei seguenti requisiti: 1) - aver rispettato il Patto di Stabilità interno nell'esercizio 2008 oppure essere stato un ente commissariato o di nuova istituzione; 2) - aver completamente esaurito la possibilità di effettuare pagamenti nei limiti definiti dal Patto di Stabilità interno, oppure possedere un margine residuo che non consente di far fronte agli ulteriori pagamenti cui sono tenuti in virtù delle obbligazioni giuridiche in essere; 3) - possedere l'adeguata disponibilità di cassa per effettuare i pagamenti; 4) - dimostrare l'effettiva liquidabilità delle spese certificando, con adeguata documentazione, che il plafond messo loro disposizione sarà impiegato per spese effettivamente ed immediatamente liquidabili entro il 2009.
La gestione materiale delle richieste ed il riparto del plafond finanziario verranno effettuati in collaborazione con ANCI e UPL, che avranno un ruolo di raccordo con gli enti locali, sotto la regia complessiva operata da Regione Lombardia, responsabile del corretto funzionamento del Patto di Stabilità Territoriale.
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