Economia
Lunedì 09 Novembre 2009
In rete i 15 «motori» del mondo
Dalla Regione network anticrisi
Una rete mondiale tra le Regioni più dinamiche ed economicamente più sviluppate. "I 15 motori del mondo", per usare un'espressione del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. Il quale ha spiegato che "come 25 anni fa la Lombardia partecipò alla nascita dei 4 Motori d'Europa, prima associazione tra le più forti Regioni del continente, oggi prende l'iniziativa di costruire una rete stabile tra le 15 Regioni più forti del mondo".
Il battesimo ufficiale di questa rete avverrà con il World Regions Forum organizzato a Milano (Palazzo Mezzanotte) dal 19 al 21 novembre su iniziativa di Regione Lombardia insieme con il Ministero degli Affari esteri e la Presidenza del Consiglio dei ministri.
L'iniziativa è stata presentata oggi alla stampa dal ministro Franco Frattini (in collegamento audio-video) e dal presidente Roberto Formigoni. "World Regions Forum - ha spiegato Formigoni - nasce dalla consapevolezza che la competizione globale vede sempre più i Governi regionali protagonisti. Il ruolo delle loro economie appare un fattore chiave per rispondere alla crisi economico -finanziaria e per disegnare nuove regole di governo e cooperazione tra i paesi leader".
Il background è dato dal gran lavoro di relazioni internazionali condotto in questi anni, con le missioni, gli accordi istituzionali, la cooperazione, ma l'iniziativa del Forum è "uno scatto a un livello superiore", ha sottolineato Formigoni.
DAI 5 CONTINENTI - Sono appunto 15 le Regioni (o Stati) che si sono date appuntamento. Oltre alla Lombardia, partecipano altre 4 Regioni europee: Baviera, Ile de France, Regione di Madrid, San Pietroburgo; 5 dalle Americhe: California e Illinois (USA), Nuevo Leon (Messico), San Paolo (Brasile), Buenos Aires (Argentina); una dall'Africa: Gauteng (Sudafrica); 3 dall'Asia:Dubai (Emirati Arabi Uniti), Shangai (China), Singapore; una dall'Australia: New South Wales (la Regione di Sidney).
LA TRE GIORNI - Il Forum si articolerà in due sessioni plenarie politiche (quella di apertura e quella conclusiva cui interverrà il ministro Frattini) e tre sessioni tematiche (sempre in seduta plenaria, dedicate a capitale umano, sanità e welfare, ambiente ed energia).
"Sono soddisfatto e grato al ministro Frattini - ha detto tra l'altro Formigoni per il fatto di aver subito condiviso, come pure il presidente Berlusconi, l'idea nata qui in Lombardia, e di essersi coinvolto nell'organizzazione dell'evento".
LA CONDIVISIONE DEL GOVERNO - E di "condivisione profonda" ha parlato lo stesso Frattini, dovuta anche al fatto che "la Lombardia è in Europa una Regione che più di altre esprime grande vitalità in settori chiave come la formazione, l'industria, l'internazionalizzazione, cosa che comincia ad essere riconosciuta anche dagli organismi internazionali".
Frattini ha poi riferito degli "echi positivi" avuti da altri ministri informati dell'iniziativa del Forum, e si è detto convinto che, anche in relazione al G8 e al G20 (di cui quest'anno l'Italia detiene la presidenza), "un mondo globalizzato deve considerare e investire su valori e opportunità che realtà vive come i Governi regionali possono offrire".
DUE GLI OBIETTIVI - Due gli obiettivi fondamentali su cui il Forum è chiamato a lavorare. "Il primo - ha spiegato Formigoni - è politico: riaffermare in una nuova visione globale l'identità delle economie regionali leader e sottolineare il supporto ai Governi nazionali. Il secondo obiettivo è istituzionale: sviluppare un network efficiente tra le economie regionali guida per contribuire alla soluzione della crisi globale e creare opportunità anche per i paesi meno sviluppati".
I TEMI - Tre i grandi temi che le delegazioni presenti al World Regions Forum affronteranno in sessioni dedicate: - capitale umano, - sanità e welfare, - ambiente ed energia.
Per ciascuno di questi macro-temi l'obiettivo è costituire altrettante reti, o network, in grado di favorire la circolazione di conoscenze, best practice, brevetti, ecc.
Per il capitale umano si tratterà di puntare su ricerca e innovazione, facilitando lo scambio di studenti e ricercatori tra le università, centri di ricerca e aziende. Per quanto riguarda il welfare, la rete potrà riguardare i modelli per l'organizzazione e l'amministrazione, la ricerca medica e farmacologia, il training per personale medico e paramedico, le applicazioni ICT, la partnership pubblico-privato. Quanto all'ambiente, il tema è uno sviluppo sostenibile focalizzato su mobilità, qualità dell'aria, modelli urbani, gestione dei rifiuti, gestione delle acque, risparmio energetico. Il progetto è di creare una Agenzia Internazionale ("virtuale") dell'Ambiente.
CRISI E GOVERNI - "La crisi globale - ha commentato il presidente della Lombardia - ha evidenziato la necessità che i Governi rafforzino il proprio ruolo di soggetti capaci di definire regole chiare per il sistema economico-finanziario e per la competizione internazionale. Gli scenari del dopo-crisi ci restituiranno un mondo certamente diverso nei propri equilibri, sia sul piano economico, sia su quello politico-istituzionale. E assume particolare importanza il ruolo dei Governi sub-nazionali: già oggi la competizione avviene anzitutto tra grandi sistemi regionali".
"E' verosimile - ha detto ancora Formigoni - che il quadro che si disegnerà nel dopo-crisi veda ulteriormente incrementato il ruolo delle grandi Regioni, che hanno dimostrato di saper reagire alla crisi in modo più rapido ed efficiente rispetto ai sistemi nazionali, così da trascinare poi in un meccanismo virtuoso anche i propri sistemi paese".
I CRITERI DI INVITO - Il criterio di invito delle Regioni si è basato sui seguenti fattori: - sistema industriale (numero di brevetti sulla popolazione e sul Pil, brevetti High Tech, ICT, Biotech); - numero aziende leader nella R&S, penetrazione banda larga; - risorse finanziarie per l'innovazione (incidenza spesa per R&S su PIL e valore aggiunto, incidenza spesa per R&S del settore privato, numero e intensità investimenti di venture capital); - sistema scientifico (numero pubblicazioni/anno, qualità ricerca scientifica e apertura internazionale dei sistemi di ricerca scientifica regionale, collaborazione università/imprese, top university ranking); - risorse umane per l'innovazione (occupazione laureata, offerta risorse umane nel settore scientifico-ingegneristico, addetti alla R&S, addetti nei settori high tech e nei servizi knowledge intensive).
SITO WEB - www.worldregionsforum.it
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