Alla Filatura di Albano non c’è intesa sulla mobilità

Si è chiusa come era nelle previsioni la trattativa di ieri sulla Filatura di Albano: le parti hanno firmato il mancato accordo e a questo punto il confronto sulla mobilità deve spostarsi all’Agenzia regionale del lavoro con altri trenta giorni a disposizione per arrivare a un’intesa. In discussione ci sono 88 posti di lavoro. La società, la Franzoni Filati di Esine, ha aperto, infatti, la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori poiché il piano industriale del gruppo tessile bresciano prevede la chiusura dello stabilimento di Albano Sant’Alessandro. Decisione che il sindacato contesta: Femca-Cisl e Filtea-Cgil chiedono di mantenere la sede produttiva di Albano e di rimettere in discussione tutto il piano industriale, con l’obiettivo di affrontare anche le difficoltà attuali in un’ottica di gruppo. In altre parole, si mira a spalmare i problemi su tutta la società, ricorrendo, se ce ne fossero gli estremi, anche alla cassa straordinaria per il gruppo.Ieri comunque non si è entrati nei dettagli. Le posizioni restano invariate. L’azienda non ha fatto, ad oggi, passi indietro sulla chiusura di Albano. L’esito negativo dei primi 45 giorni di trattativa è quindi stato sancito nel verbale di mancato accordo firmato dall’azienda, dai membri della Rappresentanza sindacale unitaria, da Carlo Riboldi e Francesco Corna per la Femca-Cisl e da Ferdinando Colleoni e Aldo Valle per la Filtea-Cgil.

In attesa del prosieguo formale delle trattative per la Filatura di Albano, settimana prossima, venerdì 18, ci sarà un incontro di gruppo. «Ci auguriamo che si muova qualcosa: vedremo cosa uscirà in quella sede», dice il segretario generale della Femca di Bergamo, Corna. I sindacati puntano ad affrontare i nodi del piano industriale che prevede non solo lo stop all’attività di Albano, ma anche una riduzione dell’utilizzo degli impianti negli stabilimenti di Esine e di Trani. Se l’incontro del 18 febbraio non darà gli esiti attesi dai lavoratori, i sindacati hanno già proclamato per il 24 febbraio una giornata di mobilitazione, con fermata degli stabilimenti e manifestazione a Esine.

(08/02/2005)

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