Presentato il bilancio sociale delle Bcc fonte di ricchezza per la comunità locale

Per il secondo anno consecutivo le nove banche di credito cooperativo con sede in provincia di Bergamo hanno presentato il loro «bilancio sociale». Lo hanno fatto durante il convegno «Una rete per il bene comune: il Credito cooperativo bergamasco», organizzato alla Sala Sant’Agostino. Quella delle Banche di Credito Cooperativo è una rete presente con 106 sportelli e con più di 150.000 clienti. Dai bilanci 2003 risulta un valore aggiunto globale lordo (inteso come differenza tra valore e costo della produzione) prodotto dalle Bcc di 93,4 milioni di euro, il 13,2% in più rispetto al 2002, che è stato «ridistribuito» per il 42% ai dipendenti, attraverso gli stipendi, per il 26,6% al patrimonio sociale degli istituti sotto forme di riserve e accantonamenti, per il 17,5% ai soci clienti, per l’8,6% alla collettività nazionale (sotto forma di imposte varie), per il 4,2% alla comunità locale e per lo 0,2% alla promozione della cooperazione e ai soci azionisti. Per Battista De Paoli, presidente della Bcc di Calcio e Covo, che ha presentato il bilancio sociale anche a nome delle altre otto Bcc (Bergamasca, Caravaggio, Ghisalba, Mozzanica, Orobica, Sorisole e Lepreno, Treviglio e Valle Seriana), i risultati sono il segno «del contributo dato alla creazione di ricchezza a favore dei soci, dei collaboratori della comunità locale e dell’intera collettività». Cooperazione, mutualità e localismo sono - ha continuato De Paoli - i valori che animano la realtà delle Bcc.

La validità del modello è stato ribadito negli interventi del convegno, coordinato dal direttore de «L’Eco di Bergamo», Ettore Ongis e al quale sono intervenuti Mauro Ceruti, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo, Massimo Zanello, assessore regionale all’Industria e Alessandro Azzi, presidente della Federazione nazionale e regionale delle Bcc.

(09/10/2004)

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