La giornata di mercoledì potrebbe essere ricordata a lungo nella storia di un formaggio straordinario come lo Strachitunt, ma soprattutto di una comunità, quella della Valle Taleggio, in attesa di un rilancio sia sotto il profilo economico sia sotto quello turistico. La Dop (denominazione d’origine protetta) per lo Strachitunt, rigorosamente locale (la denominazione ufficiale sarà infatti «Strachitunt della Val Taleggio Dop») potrebbe infatti aver compiuto nelle scorse 24 ore un passo decisivo. Fin dalle prime ore di mercoledì infatti, due funzionarie della Regione Lombardia, le dottoresse Donatella Parma e Gabriella Fumagalli, sono arrivate in Valle Taleggio per l’ispezione ufficiale che il Pirellone aveva in programma di compiere per esaminare il Disciplinare del formaggio che anni fa il grande chef Vissani definì «il più buono d’Italia». Dalla relazione delle due funzionarie dipenderanno i destini e le fortune, non solo casearie, di questo territorio. Nella loro visita, durata oltre sei ore, le funzionarie hanno voluto conoscere a fondo gli uomini che producono lo Strachitunt (dal presidente del Consorzio Alvaro Ravasio allo storico casaro Guglielmo Locatelli), facendo numerose domande sia sulle caratteristiche che sui numeri del prodotto, oltre a indagare la sostenibilità del progetto sul fronte finanziario. Anche se non ci sono per ora dichiarazioni ufficiali, l’impressione è che le ispettrici abbiano trovato una risposta alle loro domande e che l’ok della Regione, che a questo punto diventa assolutamente decisivo per l’ottenimento della Dop, potrebbe arrivare, anche se non prima di ottobre. Ma in caso del via libera del Pirellone, le due successive tappe, prima a Roma presso il ministero delle Politiche Agricole e poi a Bruxelles per il benestare definitivo dell’Unione Europea, potrebbero sicuramente diventare in discesa, pur con tempi tecnici non brevi. Fiato sospeso quindi fino a ottobre, anche se c’è moderato ottimismo tra gli uomini che hanno accolto le due funzionarie. (06/08/2008)
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