La Popolare di Bergamo alla Fieragricola Nel 2003 richieste di finanziamento +10%

«È un momento di grande difficoltà per il comparto agricolo, ma non ci dobbiamo spaventare. Si dovrà però cambiare registro e tagliare fuori chi non sta alle regole. Comunque, nonostante questa situazione di crisi, voglio portarvi una ventata di ottimismo da parte della Banca Popolare di Bergamo, perché, grazie ad esso, possiate affrontare serenamente il 2004». È un messaggio rassicurante quello rivolto ieri dal direttore generale e amministratore delegato della Popolare, Guido Lupini, agli 830 agricoltori lombardi, piemontesi, veneti ed emiliani giunti a Verona per il tradizionale appuntamento alla Fiera agricola promosso da 29 anni a questa parte dall’istituto di credito cittadino. Prima la visita agli stand della rassegna veronese (che ha aperto questa mattina) e poi il pranzo-fiume in un ristorante di Zevio, a sud di Verona.

Fra i presenti alla riunione conviviale della Popolare anche il presidente dell’Ersaf Francesco Mapelli, il vicepresidente della Provincia, Nino Grumelli Pedrocca, l’assessore provinciale all’Agricoltura Luigi Pisoni, il presidente della Cia Giuseppe Melocchi, il neo-presidente del Consorzio agrario provinciale Gian Battista Micheli, rappresentanti della Coldiretti e dell’Unione agricoltori; per la banca, il vicepresidente Antonio Parimbelli e il vicedirettore Cesare Castelli.

«La Popolare di Bergamo - ha detto ancora Lupini - intrattiene rapporti con 4.200 agricoltori ai quali eroga 422 milioni di euro mentre tutto il gruppo Bpu vanta 12 mila agricoltori come clienti ai quali concede erogazioni per 1.115 milioni». «Nel 2003 - ha spiegato invece Luigi Bettelli, responsabile dell’Ufficio agrario della Popolare - abbiamo effettuato 281 visite nelle aziende rurali, con 51 contatti, e abbiamo partecipato a 37 mostre zootecniche. Rispetto al 2002 le richieste di finanziamento sono aumentate del 10%: calano gli investimenti a lungo termine, aumentano gli utilizzi di credito a breve per le esigenze immediate dell’azienda».

L’apertura della Fieragricola di Verona è avvenuta in tono un po’ dimesso e con pochi visitatori. Fischi, urla e persino il lancio di un uovo contro il vice premier Fini e il ministro per Risorse Agricole Alemanno. Protagonisti della protesta i Cobas del Latte. I contestatori, dopo aver accusato, durante il suo intervento, il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni di «aver rovinato migliaia di aziende» hanno costretto prima Alemanno e quindi il vicepremier a ritardare di qualche minuto l’inizio dei loro interventi.

((03/03/2004)

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