Economia
Mercoledì 03 Maggio 2006
Aumenta la produzione di industria e artigianato
Svolta positiva per il settore manifatturiero
Buone notizie per il settore manifatturiero lombardo dell’industria e dell’artigianato. I risultati dell’indagine congiunturale relativa al 1° trimestre 2006, presentati nella sede milanese di Unioncamere, sottolineano che la svolta positiva di fine 2005 prosegue per la produzione industriale, facendo registrare un incremento positivo del 2,5% su base annua. Inoltre anche l’artigianato registra, dopo ben 16 trimestri negativi, un incremento della produzione.
L’analisi congiunturale del primo trimestre 2006 sull’industria e l’artigianato manifatturiero di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell’Artigianato (Confartigianato Lombardia, CNA Lombardia, Casartigiani Lombardia, CLAAI Lombardia) è stata effettuata attraverso 1.761 interviste ad aziende industriali e 1.424 ad aziende dell’artigianato manifatturiero.
Si registra un aumento della produzione industriale del 2,5% rispetto al primo trimestre 2005 (dato corretto a parità di giorni lavorativi ) e dello 0,2% rispetto al quarto trimestre 2005 (dato destagionalizzato ).
Dopo quattro anni di variazioni costantemente negative, le aziende artigiane segnano una svolta positiva: +0,6% su base annua e +0,2% rispetto al trimestre precedente (dato destagionalizzato).
La produzione industriale del primo trimestre 2006 raggiunge quota 102,2, il livello in assoluto più alto dal 2000 ad oggi. La variazione congiunturale destagionalizzata (+0,2% sul trimestre precedente) rimane positiva ma inferiore a quella registrata a fine 2005; cresce ancora, anche se ad un ritmo inferiore a quello dello scorso trimestre.
Per le aziende artigiane, penalizzate dal lungo periodo di decremento produttivo fra il 2002 e il 2006, il valore dell’indice si assesta a quota 92,4 (dato destagionalizzato) recuperando leggermente rispetto allo scorso trimestre.
L’analisi per destinazione economica dei beni mostra un positivo recupero di tutti i comparti, guidati dai beni di investimento (+3,8%); seguono i beni intermedi (+2,6%) e i beni di consumo finali (+2,4%).
La disaggregazione per settori d’attività segnala risultati particolarmente positivi su base annua per meccanica e siderurgia (+3,6%), settori fondamentali per il manifatturiero lombardo. Risultato negativo per i mezzi di trasporto e minerali non metalliferi, ma si tratta di un rimbalzo tecnico dovuto al fatto che il primo trimestre 2005, con il quale viene effettuato il confronto, è stato un punto di massimo assoluto per l’ultimo biennio. Ancora leggermente negativo l’abbigliamento che tarda ad invertire il trend, come invece già avvenuto per il calzaturiero e per il tessile.
Anche nell’artigianato si notano andamenti differenti tra le aziende. A fronte del 37% di aziende stazionarie, il 32% registra variazioni tendenziali molto positive e il 23% molto negative.
Le aspettative degli imprenditori industriali per il secondo trimestre 2006 sono positive, con un saldo tra ottimisti e pessimisti in crescita (dal +23,1% dello scorso trimestre al +26,9%). La conferma dell’incremento dei livelli produttivi riscontrato già a fine 2005 viene interpretata dagli imprenditori lombardi come un segnale di avvio della ripresa. Per l’industria tutti e quattro gli indicatori (domanda estera, domanda interna, produzione e occupazione) registrano aspettative più ottimistiche rispetto allo scorso trimestre (con il 40% degli imprenditori intervistati che si aspetta una situazione stazionaria per quanto riguarda produzione e ordini).
Relativamente ai livelli occupazionali la percentuale che ritiene non ci saranno variazioni sale al 77%. Nel caso dell’artigianato l’ottimismo è più contenuto (+15% il saldo per la produzione, +7 per la domanda estera e +12% per l’interno). La quota di imprenditori artigiani che prevedono stazionarietà scende al 45% per la produzione; per la domanda il 48% prevede stazionarietà sul versante interno e il 63% sull’estero. L’87% non prevede variazioni dei livelli occupazionali.
(03/05/2006)
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