
Rallenta l’andamento del PIL che prevede per il 2009 uno –0,3%, era –0,2% nel 2008. Rispetto al 2008 peggiorano le previsioni per tasso di disoccupazione dal 4,1% al 4,6% del 2009 e rallenta l’attesa per l’andamento delle unità di lavoro totali, dal +0,6% al +0,3%, anche se gli andamenti per la Lombardia restano in entrambi i casi migliori della media italiana. Positivo rispetto alla media italiana anche l’andamento previsto per gli investimenti fissi, in crescita nel 2009 dello 0,6% rispetto allo 0,1% dell’Italia. Se poi si considera complessivamente l’andamento delle singole voci, la Lombardia sale al secondo posto in Italia per crescita, rispetto al settimo posto del 2008.
Sono questi alcuni dei dati che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio a partire dal quadro di previsione per il 2009 del Centro Studi di Unioncamere con la collaborazione di Prometeia.
«Le previsioni per il 2009– ha commentato Carlo Sangalli, presidente Camera di Commercio di Milano – ci presentano un quadro difficile sullo stato di salute dell’economia lombarda, con luci ed ombre che fanno capire come il nostro territorio si trovi dinanzi ad una sfida importante per il proprio futuro. Per alcune voci la Lombardia mostra un andamento migliore rispetto alla media italiana. Nonostante la crisi restano, infatti, positive le attese per il “made in Lombardia”, sempre protagonista sui mercati internazionali. Ma accusano sofferenza gli indicatori legati alle famiglie, al PIL e al reddito disponibile. Il 2009 si presenta, quindi, come un anno di sfide per la crescita della competitività che il sistema lombardo è chiamato a raccogliere in un impegno condiviso delle istituzioni, a partire da quelle più vicine alle esigenze del territorio».
LA SCHEDA
Classifica generale
. Le previsioni per la Lombardia per il 2009 alternano luci ed ombre anche se la regione recupera posizioni: se infatti nel 2008 la Lombardia era al settimo posto tra le regioni italiane sulla base del valore del suo indice di crescita, preceduta da Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Trentino, Toscana e Veneto, le previsioni per il 2009, nonostante gli effetti della congiuntura economica internazionale difficile, le consentono di scalare la classifica posizionandosi al secondo posto. L’indice di crescita è costituito da otto voci: variazione del Pil, delle esportazioni, delle spese per i consumi delle famiglie, degli investimenti in costruzioni e in macchinari/impianti, del tasso di disoccupazione e di quello di attività, delle unità di lavoro totali e del reddito disponibile.Prodotto interno lordo. Nel corso del 2009, le previsioni dicono che la Lombardia sarà la settima regione in Italia per crescita del Pil: -0,3% (in linea con la media italiana ). Rispetto alle previsioni per il 2008, dove la Lombardia registrava una variazione del Pil pari al –0,2% la situazione peggiora lievemente.
Esportazioni. Le previsioni per le esportazioni lombarde nel 2009 registrano una crescita dello 0,9% (media italiana: +0,6%), il che pone la Lombardia all’ottavo posto in Italia (+5 posizioni rispetto al 2008).
Spese per consumi delle famiglie. La crescita dei consumi delle famiglie nel 2009 pone la Lombardia al secondo posto tra le regioni italiane con previsioni di consumi costanti (+0,0% contro una media italiana del –0,3%).
Investimenti fissi lordi. La variazione degli investimenti in Lombardia dovrebbe raggiungere lo 0,6% (media italiana: +0,1%) al 7° posto tra le regioni italiane (+1 posizione).
Occupazione: unità di lavoro totali, tasso di disoccupazione e di attività. Migliorano la previsioni sul tasso di attività, dal 46,8% del 2008 al 47% del 2009: quarto posto in Italia, media italiana del 42,2%. Si riducono invece unità di lavoro e tasso di disoccupazione: erano rispettivamente lo 0,6% e il 4,1% per il 2008, diventano 0,3% e 4,6% per il 2009 ponendo la Lombardia al nono e sesto posto tra le regioni d’Italia. Migliori comunque rispetto al dato medio italiano che si attesta su una variazione prevista rispettivamente dello 0,1% e del 7,2%.
Reddito disponibile. In linea con la media italiana le previsioni per quanto riguarda la variazione del reddito disponibile (a prezzi correnti): +3,0% (al 6° posto tra le regioni italiane). Rispetto allo scorso anno, la Lombardia guadagna 5 posizioni
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