Verde e qualità
nel futuro di Filago

Fino a mezzo secolo fa Filago era un paese completamente agricolo e nel censimento dell’ottobre 1961 contava 1.881 abitanti, compresa la frazione Marne. Oggi invece è una realtà significativa dell’Isola bergamasca che si sta avvicinando ai 3.300 abitanti.

Negli Anni Sessanta infatti inizia l’industrializzazione della zona a sud ovest dell’abitato, grazie ad una legge statale che esonera gli imprenditori a pagare le tasse per una decina d’anni. È il boom dell’industrializzazione della zona con le società Bayer, Vismara e altre aziende chimiche, che gli conferiranno l’appellativo di polo chimico dell’Isola. Gli abitanti lasciano i campi ed entrano in fabbrica come operai, capi reparto e impiegati, migliorando il loro tenore di vita. Si iniziano a costruire case, condomini e villette, mentre l’Amministrazione comunale dà il via a opere pubbliche come le scuole elementari, e nei decenni successivi alle medie e a quella dell’infanzia. Prende corpo anche il centro sportivo e una migliore viabilità.

Nel centro del paese aprono nuovi negozi che si affiancano a quelli di vecchia data. Molto noto è l’emporio Paris, detto Zàc, dove si compra di tutto e negli ultimi anni, prima del fallimento, aveva anche un mobilificio. A questo emporio vengono clienti da molti paesi dell’Isola a far acquisti; era una sorta di supermercato degli anni ’70 e ’80. I servizi comunali alla persona negli anni migliorano, di pari passo con gli altri paesi della bergamasca. Nel duemila gli Amministratori comunali pensano a ridisegnare il paese, dandogli una piazza e riqualificando il centro, dopo che il fallimento dell’emporio Paris, proprio a pochi metri dalla piazza, ha lasciato vuoto un grande immobile, che attualmente va a pezzi.

La crisi economica però frena questo progetto che avrebbe dato un volto nuovo al paese. Nel corso degli anni Filago ha perso altri riferimenti, come la famosa trattoria e bar del «Mansì», e perfino il giornalaio, ma solo temporaneamente.

«Nella trattoria dopo alcuni mesi si insedia la farmacia, che prima apriva in un angolo della piazza e con spazi angusti, mentre la rivendita di giornali la prende in carico assieme a quella dei tabacchi il bar-pizzeria “McSalas” di fronte alla piazza del paese. – spiega il sindaco Massimo Zonca – Nonostante la crisi economica che ha fermato il progetto comunale della piazza, legato all’iniziativa privata, il paese ha visto aprire recentemente un altro bar, pasticceria e rivendita alimentari, il “Pan caffè” in via XXV Aprile. Inoltre, è arrivata una estetista e un panettiere in centro. Alla frazione Marne oltre ai ristoranti, tra cui quello del castello, c’è anche un negozio di generi alimentari».

«Il cittadino di Filago – afferma Zonca – nel suo paese trova quanto necessita sul piano commerciale con l’augurio di allargare questi servizi con la riqualificazione del centro, legata all’iniziativa del privato. In questo progetto fa parte anche l’ex emporio Paris oggi in mano all’amministratore giudiziario (Tribunale di Monza) che lo metterà a breve all’asta». Un altro punto vitale e vivace del paese è il centro polifunzionale di via Locatelli, dove durante il periodo estivo, da giugno a settembre, si alternano con le loro iniziative e manifestazioni le varie associazioni del paese, tra cui quella più nota, perché conosciuta a livello nazionale, il «Filagosto Festival».

Le varie amministrazioni comunali, che si sono succedute alla guida del governo di Filago in questi anni, si sono date da fare anche sotto il punto di vista ambientale, per recuperare alcune zone verdi e renderle usufruibili alla popolazione. Tra queste il grande parco del Dordo alla frazione Marne con pista ciclopedonale che si collega fino al capoluogo. A Marne c’è pure la sede del Plis del basso Brembo che cura le piste ciclopedonali lungo il parco del Brembo fino a Bonate Sotto.

L’attuale Amministrazione comunale aveva dato inizio ad un progetto di protezione del centro abitato dall’area produttiva attraverso una barriera di verde mitigasse l’impatto. La barriera deve sorgere lungo il corso del torrente Dordo, dove fasce di terreno agricolo sono di proprietà comunale; in qualche punto si è proceduto alla piantumazione ma il progetto è solo all’inizio.

Anche il progetto di una nuova pista ciclopedonale che colleghi il parco del Dordo a Marne, dove è stato realizzato un ponte in legno sul torrente Dordo ora chiuso ed inutilizzabile da anni, al capoluogo Filago nella zona del centro polifunzionale, è fermo. Questo progetto è legato ai privati che dovrebbero cedere al comune delle aree agricole in cambio di costruzioni, che non partono a causa della crisi economica.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA
Alla sagra spettacoli, musica e degustazioni. Alle 10,30 nei giardini del Comune apre il Villaggio di Babbo Natale. Alle 14 la biblioteca offre libri e alle 14,30 animazione in costume. Santa Lucia regalerà zucchero filato. Alle 17 finale con giochi di fuoco.

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