La sagra del tartufo fa il botto
3 mila a Spirano con 2 mila coperti
Il sole ha baciato la quinta «Sagra del tartufo nero bergamasco» e la kermesse spiranese dedicata al re della tavola, che si è tenuta domenica 14 settembre nell’area feste di fronte al parco di San Rocco, ha fatto centro conquistando oltre tremila persone.
Il sole ha baciato la quinta «Sagra del tartufo nero bergamasco» e la kermesse spiranese dedicata al re della tavola, che si è tenuta domenica 14 settembre nell’area feste di fronte al parco di San Rocco, ha fatto centro conquistando oltre tremila persone, non solo amanti del prezioso Tuber, ma in generale della cucina orobica.
Dietro le quinte, il gruppo Alpini di Piero Riva con l’«Associazione tartufai bergamaschi» di Pino Ciocchetti, organizzatori della Sagra. Protagonista della festa è stato il Tuber Aestivum, uno dei quattro tartufi neri che si possono scovare sul territorio bergamasco, sulle nostre colline o nelle nostre valli e, tra poco anche alla tartufaia di Spirano in via Monsignor Vismara: inaugurata nel 2012, tra quattro anni darà i suoi primi frutti ipogei, grazie ai carpini, ai noccioli e alle farnie micorizzati che si sono messi a dimora.
In cucina a trionfare sono stati i tagliolini di pasta fresca al tartufo: a pranzo sono terminati inaspettatamente, tanto da costringere lo staff a recuperarne altri in tempi record. Solo a mezzodì, infatti, ne sono stati consumati 50 chili. Altri dieci chili distribuiti alla sera. In totale i coperti sono stati 2.000, distribuiti su una sessantina di tavoli.
La redazione mobile de L’Eco di Bergamo è stata in prima fila per offrire del buon caffè Mogi e presentare i progetti Kendoo . Con Storylab , infine, il progetto multimediale de L’Eco che raccoglie storie e immagini d’epoca della Bergamasca, si è fatto un tuffo nel passato di Spirano, grazie anche alla pagina del 1954 a disposizione dei visitatori.
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