Simbolo del Natale e protagonista locale
L’abete rosso che sa parlare in dialetto

L’abete rosso, simbolo del nostro Natale, resta protagonista anche dopo le feste. L’abete rosso è l’albero principe delle montagne bergamasche, specie dominante nei boschi delle valli, dove lo si trova isolato o insieme a faggi e più rari abeti bianchi. A custodirne la radicata presenza nei secoli sul territorio è anche il dialetto bergamasco che definisce l’abete Peghér o Peghéra, con alcune variazioni fonetiche nel suono passando dalla Valle Brembana dove si chiama Paghér, alla Seriana dove diventa Pighér.

Un aiuto alle mandrie

Tracce dell’abete rosso nella storia locale si ritrovano seguendo la pista dei nomi propri dei luoghi, i toponimi come Peghera in Val Taleggio o il Monte Pegherolo in Val Brembana, testimoni della presenza di questo albero che si può rintracciare fino ad altitudini tra i 1750 e 2000 metri. La memoria legata all’abete sopravvive anche nel nome della Pegher Fest di Bratto che a fine ottobre ricorda la transumanza del bestiame dagli alpeggi alle stalle.

Un legame fra bosco e montagna

Molto stretto infatti il legame tra il bosco e la vita montana: oltre a fornire materiale da costruzione e legna da ardere grazie al suo alto potere calorifico, l’abete rosso costituiva un ambiente ombreggiato ottimale per il riparo delle bestie e per mantenere il terreno sufficientemente umido per le erbe. Le sue radici profonde inoltre lo rendevano e ancora oggi lo rendono una delle più efficaci piante nel proteggere abitanti, strade e paesaggio dalle erosioni del terreno, dalle valanghe e dall’intensità delle piene. Una vera e propria misura di sicurezza naturale, ma anche una pianta maestosa, che tagliata in giovane età è protagonista delle feste: gli alberi di Natale che ogni anno adorniamo sono abeti rossi.