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Lunedì 25 Maggio 2015
Ridare vita con l’arte del riciclo
«Tutti possono essere creativi e trasformare un’idea in un oggetto. Basta poco per essere originali, si deve solo provare, mettersi in gioco»: questa la filosofia di Marco Birolini, 55enne di Albino, che da sempre coltiva la sua vena artistica, trasmessa anche ai tre figli Gabriele, Claudia ed Anna.
Con materiale di riciclo crea regali personalizzati per amici, familiari, colleghi in occasione di compleanni e ricorrenze. I materiali utilizzati sono rigorosamente di riciclo: tubi, bulloni, viti, ingranaggi che nelle mani di Marco vengono tagliati, saldati, piegati. «Io adoro l’acciaio e il legno».
Le “opere” nascono nel garage di casa (“il pensatoio”) dove è allestito un piccolo laboratorio, ma parte dei lavori, in particolare il taglio e la saldatura, vengono realizzati, durante la pausa pranzo, nell’officina dove Birolini lavora: «In Siad mi occupo di formazione ai tecnici dell’azienda».
Ed ecco prendere vita un fiore di loto, realizzato con “fette” di tubo, che, nonostante sia di metallo, ha una leggerezza e una delicatezza incredibili. «E’ un regalo per un’amica che fa parte di un’associazione che si chiama appunto ’Fior di loto’ » spiega Marco, svelando uno dei suoi “segreti”. Gli oggetti vengono sempre creati per persone care: «Sono progetti che nascono dal desiderio di offrire un dono unico a qualcuno con cui ho un legame. Se diventasse un lavoro, perderei l’ispirazione».
Questo spiega perché Marco non ha mai pensato di vendere le sue creazioni: «Ognuna è pensata per una persona; a mio suocero, appassionato di computer, ho regalato un portafoto con tastiera, dove le lettere sono gli stampi, che ormai non si usano più, per marchiare i tubi».
Per il collega prossimo alla pensione ha riprodotto il simbolo della Fiom, nella quale l’amico ha militato 40 anni, con due ruote dentate come l’ingranaggio, un pezzo di martello, raccorderia di scarto, un compasso vecchio di vent’anni: «Ci sono attrezzi che ho tenuto nel corso del tempo, mi dispiace buttarli via». Alla moglie per l’anniversario ha regalato un grande diamante a 24 carati, sviluppo del poligono esagonale, costruito con tubicini. Ed ecco qui il segreto numero due di Marco: l’ironia e il desiderio di strappare un sorriso. «Alcune volte parto da un disegno – precisa Marco - , altre volte si tratta di un work in progress. Gli unici lavori in serie che faccio sono quelli per gli amici del gruppo ’I Biglie’» dice Marco. Si tratta di amici appassionati ciclisti, che durante l’anno si sfidano in una sorta di campionato interno. «Per il prossimo Biglia Day devo trovare un’idea semplice e veloce da realizzare».
Oltre al lavoro manuale la seconda grande passione di Birolini è la bicicletta: «Da sempre vado al lavoro Albino-Bergamo con qualsiasi tempo; per lavoro ho girato in tutto il mondo e anche in trasferta mi porto la bici». In trent’anni Marco è stato ovunque: «Porto sempre a casa qualcosa di semplice. Viaggiare mi ha permesso di avere una mentalità aperta e flessibile». Ma questa sarebbe un’altra storia da raccontare.
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