Parte da Bergamo il futuro
di espansione dei veicoli green

La diffusione dell’auto elettrica in Italia e a Bergamo va ancora a rilento, ma la nuova sensibilità comincia a «contagiare» sempre più persone ed enti, come le amministrazioni comunali. «È costoso e complicato il meccanismo di installazione delle colonnine elettriche per la ricarica, ma stiamo dando un’impronta sempre più ecologica ai nostri comuni preparandoci anche a questo salto epocale in materia di mobilità».

Il concetto è comune alle tre amministrazioni comunali interpellate sul tema: Bergamo, Valbrembo e Brusaporto. Scelti non a caso, dopo che nell’ultimo numero di «eco.bergamo», a giugno, Andrea Debernardi, ingegnere ed esperto di mobilità, aveva individuato questi tre comuni come quelli più pronti ad uno spin off. «Stiamo raccogliendo una documentazione interna per avere un quadro chiaro e preciso della questione mobilità elettrica – hanno spiegato Stefano Zenoni e Leyla Ciagà, rispettivamente assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Bergamo -. Il tutto per poter indire un bando che consenta all’azienda vincitrice di installare nel giro di alcuni mesi le colonnine elettriche in alcune zone strategiche della città in proporzione alla diffusione attuale (bassa). Ci teniamo a dare un segnale e a farci trovare pronti nel momento in cui questa buona pratica dovesse diffondersi».

Il freno dei costi

Una filosofia questa condivisa anche dal sindaco di Brusaporto, Roberto Rossi: «Abbiamo concretamente pensato di installare colonnine di ricarica – ha ricordato – , ma i prezzi che ci hanno proposto le ditte che abbiamo interpellato erano fuori dalla nostra portata: l’installazione in sé non è un problema. Semmai stesso problema di costi resta per chi vuole acquistare l’auto elettrica, ancora esorbitanti».

Lievemente diversa l’idea del sindaco di Valbrembo, Elvio Bonalumi il quale comunque chiarisce subito gli intenti della sua amministrazione: «Stiamo pianificando un futuro sempre più sostenibile per il nostro comune – ha osservato – con l’adozione di Pgt “green” che puntano a favorire una mobilità a impatto zero ad esempio con la costruzione di una fitta rete di piste ciclabili. Per quanto riguarda le auto elettriche attendiamo che i cittadini acquistino il veicolo specifico, poi penseremo ad installare le colonnine».

Il futuro nel mondo

Intanto, dal mondo delle case automobilistiche arriva la notizia che la Nissan intravede un futuro radioso per le auto elettriche. E’ il suo amministratore delegato, Carlos Ghosn, ad annunciare questa prospettiva. E lo fa esprimendo le sue più rosee previsioni per il mercato dei veicoli a zero emissioni in un suo post pubblicato su Linkedin. Parte da un dato decisivo: mai come in questo momento si sono viste così tante alleanze per rivoluzionare la mobilità in chiave sostenibile.

E per il Ceo della Nissan è straordinario vedere quante nuove alleanze stiano nascendo, spinte dal desiderio di produrre veicoli elettrici più economici. E per combattere il cambiamento climatico, tutte le compagnie automobilistiche dovranno sforzarsi di produrre veicoli più ecologici.

Ma aggiunge anche un altro dato non del tutto irrilevante: gli incentivi dei governi saranno determinanti per sostenere la transizione verso le auto elettriche di una fetta sempre maggiore della popolazione. Basta guardare in Francia, che cosa è successo: 250 mila vetture elettriche vendute in tutto il mondo.

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