Chi di noi non è un utente della strada, sia come pedone o ciclista che come autista? Ecco qualche notizia sulla storia del Codice della Strada in Italia. Dobbiamo risalire addirittura al 45 avanti Cristo per la prima legge sulla circolazione del traffico carrale nelle città municipali italiane, Roma in testa, voluta da Giulio Cesare: di giorno potevano circolare i carri di rifornimento per le attività pubbliche e per le pulizie, mentre tutti gli altri solo di notte. Il poeta Marziale lamenta che di notte la città è invivibile per il rumore dei troppi carri e si trasferisce in campagna.
Codice della strada: obiettivo salvare vite
Norme più severe per chi usa il cellulare alla guida o si mette al volante sotto l’effetto di alcol e droga. Giro di vite per i monopattini
Il primo Codice sul comportamento da tenere in strada è un Regio Decreto del 1901, il primo vero Codice è del 1933. Nell’Italia repubblicana il primo Codice stradale risale al 1959, seguito dal nuovo Codice stradale del 1992 e infine dall’ultimo, entrato in vigore il 14 dicembre 2024. I primi decreti del ’900 introducono la regola di tenere la destra, la carta di circolazione, la targa, le scuole guida, la precedenza a destra, i limiti di velocità. Tenere la destra era la novità più radicale perché, prima di allora, ogni regione aveva regole diverse. Nel mondo fino al Settecento si teneva la sinistra, regola vigente dai tempi dell’Impero romano, pare per privilegiare i destrimani nel salutarsi o maneggiare un’arma. Successivamente quasi tutto il mondo adottò la destra: oggi solo il Regno Unito, suoi ex Stati coloniali e il Giappone privilegiano ancora la sinistra.
Riguardo alla velocità, il limite massimo consentito venne stabilito dal Regio Decreto del 1901 in 25 km/h nelle strade di aperta campagna, mentre in città si doveva viaggiare meno velocemente di «un cavallo al trotto serrato» (circa 15 km/h): questa velocità doveva essere ulteriormente ridotta agli incroci «ed ogni qualvolta possa esservi pericolo di accidenti, o di spavento a persone, o ad animali». Tra i veicoli, era ammesso l’uso della slitta, ma solo quando vi era neve sulla strada (sic!). Le sanzioni pecuniarie erano estremamente meno pesanti di quelle attuali.
Dimezzare gli incidenti mortali
Il Codice stradale del 1992, seguito da numerosi decreti legge, ha introdotto regole sempre più severe soprattutto per contrastare la guida sotto l’effetto di alcol e di droga. Il primo decennio del terzo millennio è stato caratterizzato dal tentativo, quasi riuscito nel nostro Paese, di dimezzare il numero di incidenti mortali, un intento condiviso dall’Unione europea e dall’Onu. Il nuovo Codice della strada introduce norme più severe per i conducenti che usano il cellulare, contro la guida sotto l’effetto di alcol e di droga, per la tutela degli utenti deboli, per la regolamentazione più precisa delle aree e piste ciclabili. Avremo modo di approfondire questi aspetti.
Già si fanno sentire osservazioni contro una presunta eccessiva severità delle norme riguardanti la guida non solo sotto l’effetto di alcol e droga ma anche per l’accertata assunzione più remota di queste sostanze. Al riguardo, mentre è opportuno verificare attentamente le norme e la loro attuazione, è necessario ricordare che il principio ispiratore del legislatore è il rispetto per la vita umana: deve essere salvaguardata l’esistenza e la salute di tutti gli utenti della strada, a partire dallo stesso guidatore, perché i veicoli sempre più potenti in velocità e, come le auto elettriche, in accelerazione richiedono una condizione psicofisica ottimale del conducente.
Il nuovo Codice della Strada impone anche regole più precise agli Enti proprietari e gestori delle strade, specialmente al riguardo delle piste e delle corsie per i veicoli a due ruote, dalle biciclette ai monopattini: si sono viste sperimentazioni cittadine spesso problematiche rispetto alle dimensioni e alle caratteristiche delle strade. Per i monopattini la nuova normativa introduce l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Dalla prossima puntata impareremo a conoscere i dettagli di tutte le novità del Codice della Strada.
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