«Cambio» è un progetto della città metropolitana di Milano che identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali: una rivoluzione della mobilità con la creazione di una rete ciclabile capillare di 750 km. Con 16 linee radiali, collegherà Milano a 133 comuni dell’hinterland e alle province circostanti. A queste si aggiungono quattro linee circolari e quattro greenways, per garantire il collegamento con gli itinerari cicloturistici della zona.
Biciplan Cambio: 750 km di linee per muoversi su due ruote
Da Forlanini a Paullo si pedala sul calcestruzzo i.idro Drain, che consente la ricarica della falda, riduce l’isola di calore e aumenta la piacevolezza del percorso
Ispirato alle esperienze di città europee come Parigi, Berlino, Copenaghen, Amsterdam e Stoccolma, «Cambio» intende r idurre il traffico e l’incidentalità, promuovendo la mobilità dolce in un sistema organizzato e organico che renda accessibile alle due ruote tutta la zona metropolitana del capoluogo lombardo. Avviato nel 2023, il progetto prevede un investimento di 225 milioni di euro e sarà completato entro il 2037, con un impatto socioeconomico positivo stimato in 1,1 miliardi di euro. L’obiettivo è raggiungere il 20% di mobilità ciclabile in città e il 15% nell’area intercomunale, promuovendo l’attività fisica, la sicurezza stradale e il miglioramento della qualità dell’aria.
Il calcestruzzo drenante i.idro Drain
Un ulteriore tassello di questo quadro di trasformazione delle infrastrutture di mobilità dolce è l’utilizzo di un particolare calcestruzzo drenante. Il materiale, chiamato i.idro Drain, è stato appositamente studiato da Heidelberg Materials per pavimentazioni pedonabili e carrabili. Grazie alla selezione accurata degli aggregati, questo calcestruzzo è caratterizzato da un’elevata capacità drenante, un vantaggio significativo per i contesti urbani fortemente impermeabilizzati. La sua permeabilità favorisce una migliore infiltrazione delle acque meteoriche nella falda, riducendo il ruscellamento superficiale e migliorando la sicurezza delle aree pavimentate. Infatti, i.idro Drain è in grado di filtrare dieci volte più acqua rispetto ai terreni sabbiosi e ghiaiosi, eliminando la necessità di sistemi di collettamento delle acque piovane. Inoltre, la colorazione chiara del materiale contrasta gli effetti dell’isola di calore, un fenomeno diffuso nelle aree urbanizzate, con una riduzione del 20-30% rispetto all’asfalto e l’elasticità del materiale aumenta il comfort per chi cammina o pedala. Da ultimo, i.idro Drain ha ottenuto la certificazione ambientale di prodotto (Epd), secondo lo standard internazionale Iso 14025, ed è molto apprezzato da progettisti, imprese e amministrazioni pubbliche per la sua capacità di rispondere alle esigenze di sostenibilità, rigenerazione urbana e miglioramento del comfort urbano, in particolare per aree di sosta, marciapiedi, parcheggi, piste ciclabili, viali e giardini pubblici.

Dopo il successo della ciclabile Ortica-Idroscalo, linea 5 del Biciplan, pavimentata con i.idro Drain, la nuova ciclabile Forlanini-Paullo è pronta a diventare una delle principali arterie della mobilità dolce milanese. Il progetto, del valore di 13,5 milioni di euro e finanziato dal Pnrr, prevede la realizzazione di una pista ciclabile lunga 17 km e larga 4 metri, che collegherà Milano a Crema, passando per l’aeroporto di Linate, Peschiera Borromeo, Mediglia, Settala e Paullo. Dal quartiere Forlanini si supera tramite sottopasso l’autostrada A51 e si imbocca via Elio Vittorini fino a superare il fiume Lambro. Entrati a Linate, si prosegue lungo via Archimede e Milano circumnavigando l’aeroporto fino ad entrare in Peschiera Borromeo. Si prosegue poi sempre dritti lungo viale 1° Maggio, via Matteotti, via 2 Giugno e via Colombo fino a Mediglia, da dove si attraversa la strada provinciale Sp415 imboccando la vecchia Paullese che, attraverso i campi e superato il canale Muzza, conduce al comune di Paullo.
La pavimentazione, di colore rosso grazie agli ossidi di ferro, è già visibile lungo via Milano, nei pressi dell’aeroporto di Linate, dove la ciclabile è stata recentemente completata. Il termine dei lavori è previsto entro il 2025, un altro passo importante verso una mobilità sostenibile e interconnessa.
Due obiettivi: mobilità e turismo
La sinergia tra biciclette e mezzi pubblici può realizzarsi solo attraverso un sistema ciclabile organico e ben organizzato, simile a una rete metropolitana che garantisca la sicurezza sulle due ruote. In questo modello, le piste ciclabili funzionano come le rotaie, le biciclette come le carrozze, e o gni linea ciclabile è identificata da un nome e da un colore, formando una maglia che collega e attraversa l’intera area urbana. Le ciclabili sono quindi suddivise in una rete gerarchica, con percorsi principali – come se fossero le tangenziali delle biciclette – che costituiscono la spina dorsale del sistema. A questi si affiancano le ciclabili secondarie, che garantiscono una mobilità diffusa e capillare.

L’intento di Cambio è di incentivare gli spostamenti quotidiani tra casa, lavoro e scuola ma anche di contribuire al rilancio del turismo lento. Si stima che la linea 7 potrà servire oltre 108 mila persone e 58 mila pendolari, 13 mila aziende, 4 scuole secondarie, 7 strutture sanitarie, 84 beni culturali e 7 grandi poli commerciali. Inoltre, grazie all’intersezione con la ferrovia e le due greenways ciclabili – la G2, che da Lecco scende lungo l’Adda, e la G3, che attraversa la pianura milanese da Abbiategrasso a Melegnano – i cicloturisti e gli appassionati di ciclismo potranno partire direttamente da casa per le loro escursioni.
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