La filiera dei prodotti locali
si fa leggere in un Codice

Un sistema di lettura del codice QR per avere subito tutte le informazioni sul prodotto e per risalire all’intera filiera alimentare. È l’innovativo progetto del Distretto agricolo della Bassa Bergamasca che, con l’azienda informativa Globo di Treviolo, ha partecipato al bando “Procedura di selezione per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di progetti speciali in materie agricole, alimentari e forestali” del ministero dell’Agricoltura.

Un sistema di lettura del codice QR per avere subito tutte le informazioni sul prodotto e per risalire all’intera filiera alimentare. È l’innovativo progetto del Distretto agricolo della Bassa Bergamasca che, in coordinamento con il Politecnico di Milano, Dipartimento di architettura e studi urbani e con l’azienda informativa Globo di Treviolo, ha partecipato al bando “Procedura di selezione per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di progetti speciali in materie agricole, alimentari e forestali” del ministero dell’Agricoltura.

In tempo reale
Il bando ministeriale chiude i battenti a settembre, ma il piano progettato del Distretto ha già ottenuto apprezzamenti da parte delle istituzioni e dalle aziende locali che vedono nel sistema un modo per fidelizzare i clienti e per trasmettere a loro la qualità dei propri prodotti. L’idea alla base del progetto è semplicissima: applicare un codice Qr sull’etichetta di tutti i prodotti del Distretto (formaggi, salumi, pane, mele...) e, tramite una semplice fotografia dal proprio smartphone o tablet, accedere a tutta una serie di notizie e informazioni sulla qualità e sulla provenienza di quel prodotto.

In tempo reale, quindi, sullo scaffale del supermercato o nel negozio di quartiere, il consumatore può avere accesso a una banca dati non solo sul prodotto che tiene tra le mani, ma anche sul territorio.

La grande novità di questo sistema, che lo caratterizza a livello mondiale da tutti gli altri, è infatti l’accesso a dettagli sulla tracciabilità del prodotto e di tutta la filiera che ci sta dietro. Ad esempio, un consumatore che intende acquistare una fetta di taleggio, può in pochi secondi conoscere la provenienza del latte con cui è stato fatto il formaggio , come è stato lavorato e conoscere l’azienda dove è stato prodotto, per verificarne gli standard qualitativi, i metodi e i macchinari di produzione.

Aziende geolocalizzate
«Insieme ai professori Paolillo e Rossati del Politecnico di Milano e insieme al Distretto – sottolinea Giovanni Bonati dell’azienda Globo – abbiamo lavorato per creare questo progetto che, oltre a tutte le info sugli alimenti, va a geolocalizzare le aziende produttrici per far capire al consumatore dove sono ubicate sul territorio. Oggi, sempre di più, i consumatori sono alla ricerca della qualità e della fiducia di chi produce. Veicolare i informazioni sulla produzione diventa essenziale per instaurare un rapporto diretta tra consumatore e aziende. Il codice Qr - spiega Bonati - è una sorta di francobollo che verrà messo sulle etichette dei prodotti e per leggerlo basta scaricare una tra le molteplici applicazioni gratuite per smartphone. Una volta installata, l’app leggerà il codice e si entrerà così in contatto con una banca dati sul territorio veramente sorprendente».

Il Distretto, capitanato dal Comune di Spirano, ha inoltre studiato un’altra funzione del sistema: creare percorsi agroalimentari grazie a cartelli stradali con codici Qr fotografabili a cinque metri di distanza. «Grazie alle varie esperienze –spiega il sindaco di Spirano, Giovanni Malanchini – ne abbiamo individuata una di carattere turistico, grazie a una serie di indicazioni nei pressi di campi coltivati, aziende o realtà legate che, sempre tramite un semplice click dal cellulare, permetterà di creare dei veri e propri itinerari, alla scoperta delle ricchezze gastronomiche del nostro territorio. A settembre avremo i risultati del bando, ma le aspettative sono alte, anche per il valore del progetto che dal valore di circa 120mila euro».

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