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Giovedì 26 Giugno 2014
Il turismo locale
in un touch d’app
Un’app per viaggiare nel mondo. I turisti “per caso” sono destinati a sparire. Previsti in forte crescita, invece, quelli “fai da te”. E se il mondo non riesci proprio a girarlo tutto, puoi scegliere comunque di partire, iniziando il tuo grande viaggio da uno dei 1.500 punti storici della Valle Imagna.
Un’app per viaggiare nel mondo. I turisti “per caso” sono destinati a sparire. Previsti in forte crescita, invece, quelli “fai da te”. E se il mondo non riesci proprio a girarlo tutto, puoi scegliere comunque di partire, iniziando il tuo grande viaggio da uno dei 1.500 punti storici della Valle Imagna, stalle, caseifici e località tipiche, con i loro prodotti locali, la loro storia, le loro architetture: tutte catalogate, schedate, con documentazione arricchita di “realtà aumentata” che ti consente di vedere il luogo e i suoi dintorni da uno smartphone o dal tuo tablet per poi decidere su quale indirizzarsi. Nel frattempo, lungo il percorso, puoi scegliere prima il ristorante, il negozio o l’albergo dove vorrai sostare, acquistare souvenir o fermarti la notte.
Tutto questo è dentro le applicazioni made in Maply, la start up sviluppata per tre anni nell’incubatore di Bergamo Sviluppo, e ora da sei mesi alle prese con il mercato in totale autonomia. Maply è una di quelle neoimprese ad altissimo potenziale innovativo e di sviluppo nata, quasi per caso (dicono loro) fra due amici al solito bar in una sera di vacanza.
Un bar della Valle Imagna, da una parte del tavolino Marco Piccolino, 32 anni. Dall’altra Marco Paglia, 33 anni di Milano villeggiante. Ne parlano, poi discutono, alla fine decidono. Il progetto è creare un’applicazione che possa “vendere” e valorizzare il territorio e il suo patrimonio naturale, culturale, agroalimentare e storico in chiave turistica, un’app che faccia marketing territoriale. Un app in cui paesaggio e viaggiatori si incontrino per conoscersi e frequentarsi.
Così, nel 2010 presentano il progetto all’incubatore della Camera di Commercio di Bergamo. Viene approvato: ha tutte le caratteristiche per stare sul mercato. L’idea di base è perfino semplice, ma il servizio che crea gli dà robustezza e sostenibilità imprenditoriale. Viene sviluppato il software con un approccio turistico, puntando sulla cosiddetta geolocalizzazione dei luoghi attraverso una mappa interattiva, e quindi integrando ogni punto del territorio con un database di informazioni storiche, economiche e culturali sui luoghi.
Un touch e vedi l’immagine del luogo, il dettaglio dei suoi monumenti, leggi la loro storia e ti informi sui prodotti tipici. Un altro touch e scopri dove poter gustare e comprare quei prodotti, o in quale albergo o ristorante cucinano i piatti tipici del luogo, offerte e promozioni comprese. Un lavoro di tre anni. L’anno scorso il salto, il confronto con il mercato per un prodotto in prevalenza a misura di Comuni, enti locali, Pro Loco, Distretti commerciali e del Turismo. Soprattutto del nostro territorio.
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