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Lunedì 25 Novembre 2013
Il tortellino al fresco?
Ci pensa... il gas
Da trentuno anni la società Siad è attiva anche nella fornitura di gas alimentare. L’azienda bergamasca propone infatti sul mercato una “food line” di gas utilizzata per la creazione di atmosfere protettive per i prodotti alimentari.
Da trentuno anni la società Siad è attiva anche nella fornitura di gas alimentare. L’azienda bergamasca propone infatti sul mercato una “food line” di gas utilizzata per la creazione di atmosfere protettive per i prodotti alimentari.
I cibi confezionati, in questo modo, possono conservarsi più a lungo ed essere esportati da una parte all’altra del mondo senza perdere in freschezza e soprattutto in qualità. La Siad è stata la prima azienda italiana a sviluppare un processo del genere in questo settore: lo ha fatto nel 1982 con Giovanni Rana, allora imprenditore dei ravioli ma non ancora ai livelli di fama e successo che vanta oggi.
Fu Rana per primo ad affidarsi proprio alla Siad per poter garantire ai suoi tortellini una conservazione più duratura senza intaccarne la validità alimentare. L’esperimento riuscì: i prodotti di pasta fresca Rana prolungarono la propria freschezza fino a 14 giorni, garantita grazie ai gas della Siad. Due anni più tardi, nel 1984, l’esperimento venne regolamentato e legittimato con una legge: la prima ad essere promulgata nel campo della conservazione alimentare.
Il processo di confezionamento di un prodotto alimentare avviene attraverso una macchina dedicata a inscatolare i prodotti destinati all’alimentazione. Il prodotto viene messo nella scatola di conservazione costruita con almeno una serie di ‘film’ composti da almeno cinque diversi tipi di plastica che garantiscono un perfetto isolamento e impermeabilizzazione.
Una volta che il prodotto è stato immesso nel recipiente la macchina di confezionamento lo trasporta alla fase in cui entra in gioco il gas Siad. Nel recipiente viene immessa una miscela di gas composta da azoto, ossigeno e Co2 (in alcuni casi prima si crea nel recipiente il sottovuoto). L’azoto garantisce una protezione dai batteri esterni, la Co2 mantiene una carica batterica sana e commestibile mentre l’ossigeno ha il compito di garantire la giusta colorazione al prodotto.
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