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L’esperienza di Cremona

La diocesi avvia sei associazioni sul territorio. Un quarto dei contributi derivanti dall’energia condivisa a un fondo di solidarietà

«Alla Settimana Sociale di Taranto del 2021 – racconta Eugenio Bignardi, incaricato per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Cremona – la Chiesa italiana, nello spirito della Laudato si’, si è confrontata sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro”. In quella sede è stato evidenziato come le 26.000 parrocchie italiane possano diventare altrettante Comunità energetiche rinnovabili».

«Raccogliendo la sollecitazione – continua Bignardi – la diocesi di Cremona, a cui appartengono 17 parrocchie di comuni della provincia di Bergamo, ha deciso di avviare il processo di costituzione di sei Comunità energetiche rinnovabili. La commissione di Pastorale sociale ha costituito un gruppo che, a maggio 2022, ha presentato al Vescovo e agli organi pastorali un modello di Cer, tramite un Gruppo di coordinamento costituito da tecnici e da persone di riferimento del territorio, professionisti, banche cooperative, cooperative, università».

Al centro un’idea fortemente distintiva. «L’impatto sociale delle Cer è messo in risalto dalla scelta, codificata negli statuti, di destinare almeno il 25% dei contributi derivanti dall’energia condivisa a un fondo di solidarietà a beneficio dei cittadini dello stesso territorio. Un aiuto importante è arrivato dal Bando “Alternative” della Fondazione Cariplo, che ha messo a disposizione consulenti e fondi per garantire il supporto di università ed enti di ricerca. Grande beneficio abbiamo tratto anche dal rapporto fortemente operativo con la Cerl di Regione Lombardia e naturalmente con il Gse».

Un esercizio di democrazia e partecipazione, lo definisce Bignardi, necessario per vincere le difficoltà di un percorso nuovo. «La difficoltà maggiore è quella di avviare un cambiamento culturale, passando a considerazioni più comunitarie: che cosa guadagna il mio territorio e quali vantaggi ambientali sono raggiungibili».

Impegno e partecipazione hanno generato anche un percorso formativo di qualità. «Il master per manager di Comunità energetiche rinnovabili è stato realizzato dall’Università Cattolica di Cremona, attraverso la Smea, Alta Scuola in Management ed Economia agro-alimentare, che ha formato oltre venti persone sui temi delle Cer, approfondendo i contenuti tecnici, ma anche quelli normativi, fiscali, regolatori, economici. Ora lo stesso corso è partito a Brescia, generando un forte interesse».

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