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Ambiente e uomo: la stessa salute

La Lombardia, con 5,3 milioni di capi, è la regione con più suini e bovini. Nitrati, tutela di suolo e acqua, problemi di calcolo del surplus di azoto, possibili rischi

La Lombardia, tra i molti primati, ne ha anche uno controverso. Con 5,3 milioni di capi è la regione italiana che alleva il numero maggiore di suini e di bovini. Tale presenza è particolarmente massiccia in Pianura Padana e soprattutto in Lombardia. Quali sono le possibili criticità di questa grande presenza di allevamenti? Il primo aspetto da valutare è l’eventuale inquinamento da nitrati, causato dagli alti carichi di azoto prodotti dalle deiezioni dei capi di bestiame, destinate a diventare concime per i campi.

A partire da un’ inchiesta condotta da Greenpeace ci addentriamo nelle regole della Direttiva Nitrati e del calcolo del surplus di azoto. Si considera il tema dei finanziamenti ricevuti dalle aziende grazie alla Politica agricola comune dell’Unione europea.

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Intervengono a seguire le associazioni provinciali di categoria, Coldiretti e Confagricoltura, e i sindaci dei Comuni con i più alti surplus di azoto. La voce di un autorevole esperto, Carlo Modonesi di Medici per l’Ambiente, ci aiuta a capire i possibili rischi per l’ambiente e per la salute. La ricercatrice Monica Battini si focalizza sul tema del benessere animale.

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Il percorso si conclude con Francesca Grazioli, autrice di «Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo», una ricerca sul modello di sviluppo che è un appello a una presa di coscienza di ciò che abbiamo nel piatto.

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