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Quanto consuma la tua abitazione?

Per climatizzazione e acqua calda in un trilocale di 90 m2 600 euro all’anno in classe energetica A contro i 1.600 euro della classe G.

Vi siete chiesti quanto consuma la vostra abitazione? Interrogarsi sui comportamenti da mettere in atto quando si usa energia in casa è una pratica che, nella frenesia quotidiana, rischia di passare in secondo piano. Illuminare, riscaldare, cucinare, utilizzare elettrodomestici per le pulizie o il bucato sono tutte azioni che richiedono una quantità non indifferente di energia. Buone pratiche sono consumare solo quanto serve ed evitare gli sprechi. Soprattutto perché questi ultimi hanno ripercussioni sia sul portafoglio sia, aumentando le emissioni climalteranti, sull’ambiente.

Tra le linee guida ci sono le indicazioni che arrivano dall’Unione europea, riassunte nella direttiva approvata lo scorso aprile con il voto contrario dell’Italia. La direttiva «case green» ha un traguardo molto ambizioso, ovvero arrivare al 2050 con un patrimonio edilizio a zero emissioni. Già entro il 2030 punta a ridurre consumi di energia ed emissioni. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale ogni Stato dell’Unione dovrà impegnarsi a ridurre il consumo medio di energia del 16 per cento entro il 2030 e di almeno il 20 per cento entro il 2035.

Tutti gli immobili sono definiti da una classe energetica che va dai più efficienti (classe A) ai meno efficienti (classe G). Se si guarda alle rilevazioni condotte dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, quasi il 30% degli immobili con un Ape, l’attestato di prestazione energetica, sono in classe G e oltre il 22% è in F. Sempre secondo le stime Enea, il 74% delle abitazioni italiane, quindi 11 milioni, appartiene a classi energetiche inferiori alla D.

Il modello di Dalmine

Da Dalmine arriva un esempio di edilizia lungimirante e rispettosa delle normative vigenti grazie a un complesso residenziale di nuova concezione. Si tratta del quartiere sostenibile denominato «Sun city» (città del sole, ndr), il primo di tre lotti edificati dal costruttore bergamasco Ferretticasa. Il monitoraggio dei consumi energetici a tre anni dalla costruzione (2022) riguarda due palazzine che ospitano 36 nuclei familiari distribuiti in bilocali, trilocali e quadrilocali. La filosofia di questo progetto è porre l’accento sui vantaggi socio-economici di un passaggio razionale dall’energia da combustibili fossili a quella da fonti rinnovabili, al fine di una migliore sensibilizzazione della cittadinanza. L’esempio del complesso residenziale di Dalmine, appartenente alla classe energetica A, la fascia più alta, dimostra come, se si rispettano le nuove normative in materia di edifici a basso impatto ambientale, il risultato sia una diminuzione dei consumi.

Il monitoraggio a distanza di tre anni rivela che i consumi per la climatizzazione invernale ed estiva e la produzione di acqua calda sanitaria si attestano intorno ai 7 euro al metro quadro all’anno. Se si considera un trilocale di 90 metri quadri, uno dei più richiesti sul mercato, la spesa annua in bolletta si ferma a circa 600 euro. In un edificio di classe energetica G, l’ultima, la spesa è di 18 euro al metro quadro, quasi il triplo, per un trilocale circa 1.600 euro all’anno.

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