Ecobonus rinnovato per il 2025, ma con un taglio generalizzato delle aliquote. Se sino alla fine del 2024 le detrazioni andavano dal 50% all’85%, a seconda della tipologia di immobile da ristrutturare e della zona sismica di riferimento, con il nuovo anno le percentuali scendono al 50% per le prime case e al 36% per le unità immobiliari diverse dalla principale. Aliquote destinate a scendere ancora nel prossimo biennio: si parla già di un ulteriore taglio per il 2026-2027, con detrazioni pari al 36% dei lavori per le residenze principali e al 30% per le altre.
Come cambia l’ecobonus nel 2025
Taglio dei bonus. Per le prime case, al 36% per le unità immobiliari diverse dalla principale. Nel prossimo bienno caleranno ancora

Resta invariato, invece, il sistema di erogazione del bonus: 10 rate annuali con un tetto di spesa massimo da 96mila euro, per un totale detratto che, nel migliore dei casi, tocca i 48mila euro. I più colpiti dalle revisioni della nuova Legge di Bilancio sono i condomini – che fino a dicembre potevano usufruire di una riduzione compresa tra il 70 e il 75% delle spese sui lavori nelle aree comuni – e le case in zone sismiche 1, 2 e 3, che potevano accedere ad aliquote comprese tra l’80% e l’85%. Ridotto al 50% per le prime case e al 36% per le altre anche il rimborso connesso ai lavori di efficientamento energetico che, fino all’anno scorso, prevedevano l’Ecobonus fino al 65%: caldaie a condensazione ad alta efficienza e sistemi di climatizzazione a pompa di calore, installazione o sostituzione di dispositivi per il controllo remoto del riscaldamento.
C’è poi un grosso cambiamento nei lavori che possono accedere al bonus edilizio: da quest’anno, infatti, esce dalla lista delle ristrutturazioni agevolate la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con delle caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in linea con la Direttiva Case Green. Restano agevolabili le caldaie in impianti ibridi con pompa di calore e le caldaie a condensazione controllate da una centralina unica. Per il resto, l’obiettivo dell’Ecobonus resta invariato: promuovere l’efficientamento energetico delle case degli italiani. Per questo, tutti gli interventi che riducono i consumi domestici sono coperti dalle detrazioni: oltre a quelli già citati in precedenza (seppure con aliquota ridotta dal 65% al 50%), ci sono l’acquisto e la posa di nuove finestre, infissi e schermature solari, ma anche la trasformazione di impianti di climatizzazione invernale individuali in sistemi centralizzati con contabilizzazione del calore e l’installazione di nuovi rivestimenti e di sistemi di termoregolazione per gli edifici già esistenti.
Infine, sono coperti dal bonus le ristrutturazioni globali, purché siano connesse alla riduzione del fabbisogno di energia primaria delle case: tra le opere, l’Agenzia delle Entrate e l’Enea citano gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione, l’allaccio alle reti di cogenerazione, trigenerazione e teleriscaldamento, gli interventi di coibentazione delle strutture.
Consulenza per nuove installazioni
Se volete usufruire delle detrazioni fiscali previste per il 2025 prima della loro ulteriore riduzione nel 2026 e nel 2027, potete programmare i vostri interventi insieme a MetanoNord. MetanoNord, infatti, si occupa della vendita di nuove caldaie e di sistemi di climatizzazione, nonché della manutenzione dei prodotti già installati. Inoltre, l’azienda si occupa anche della vendita e dell’installazione di impianti fotovoltaici, con e senza batterie di accumulo. Terminate le ristrutturazioni di casa, poi, potrete decidere insieme a MetanoNord il piano tariffario per gas e luce più adatto alla vostra casa, alla vostra impresa o al vostro condominio.
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