Tagliamo la bolletta
e riduciamo gli sprechi

Fotovoltaico e Conto Termico 2.0. Due nuove opportunità per ridurre gli sprechi di energia in casa: meno consumi elettrici e più attenzione al riscaldamento. Con il beneficio di poter monetizzare subito i risparmi. Sul nuovo numero di eco.bergamo tutte le novità, spiegazioni ed esempi pratici.

Conto Termico, nella sua nuova versione 2.0. Ma anche la rivincita degli impianti fotovoltaici, dopo la fine del sistema di incentivi. Due strumenti che tornano sul mercato con una nuova logica di applicazione, ma con sempre più vantaggi per il consumatore: minori consumi e risparmi sulla bolletta di luce e gas. Il tema è stato sviluppato in due servizi di analisi pubblicati sul prossimo numero della rivista eco.bergamo, mensile di approfondimento di green economy e di sostenibilità, in edicola domenica 8 maggio in allegato gratuito con il quotidiano L’Eco di Bergamo.

I risparmi dell’eco-bonus

Efficienza energetica, quindi, ma anche risparmio. Perché uno dei temi sviluppati riguarda proprio questo secondo importante beneficio: si possono infatti recuperare fino al 60% gli investimenti fatti per installare i nuovi impianti, che sia un sistema fotovoltaico o sia un impianto termico, come una caldaia fra quelle più efficienti. Con un importante novità rispetto al sistema degli eco-bonus, ora in vigore: il rimborso dei propri soldi spesi avviene nell’arco massimo di uno-tre anni per cifre fino a 9mila euro. Per somme inferiori, invece, i tempi di recupero dell’investimento fatto scendono ancora, addirittura fino a un anno. E così si mettono fortemente in competizione con i dieci anni previsti dalle detrazioni fiscali degli eco-incentivi.

I vantaggi del risparmio

Ma la vera sorpresa arriva dal fotovoltaico, impianti dati per poco convenienti dopo la fine degli incentivi. Invece, grazie ai calcoli dei nostri esperti, abbiamo scoperto che un impianto fotovoltaico da 3kWh per una villetta o un appartamento da 150 mq non solo cancella la bolletta della luce da 840 l’anno. Ma, grazie al concetto di scambio sul posto – acquisto e vendita di energia prodotta dall’impianto e immessa in rete – si genera un ricavo annuo di 1.400 euro. Non solo: abbinato agli sgravi fiscali dell’ecobonus (50% di detrazioni) l’intero investimento viene recuperato in soli sei anni. Dal settimo tutto il risparmio viene monetizzato in portafoglio.

Dettagli, spiegazioni ed esempi grafici sono pubblicati nel prossimo numero della rivista ecologica eco.bergamo, in edicola domenica prossima, 9 maggio, gratuitamente con L’Eco di Bergamo.

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