Le donne desiderano un lavoro appagante e non solo dal punto di vista dello stipendio. Un sondaggio condotto da «Donna Moderna» nel 2023 rivela che le priorità lavorative del genere femminile sono cambiate dopo la pandemia: ora non interessa più (solo) lo stipendio, ma anche la possibilità di conciliare la carriera con le passioni (centrale per il 54% delle intervistate), le opportunità di crescita personale e di apprendimento (35%) e la possibilità di bilanciare vita professionale e privata (43%). Sul posto di lavoro, le donne chiedono più posizioni di responsabilità e vogliono sfruttarle per creare un ambiente che presti attenzione alle esigenze di entrambi i sessi e non solo a quelle maschili.
Collaborazione tra donne e uomini: fattore di successo
Esperienza in TenarisDalmine: il miglioramento nasce dal coinvolgimento trasversale. Donne meno impulsive e più riflessive, empatia e accoglienza le doti di molti maschi
La parità di genere, d’altro canto, è ancora lontana: secondo il Gender Equality Index (Gei) del 2024, il livello di parità tra uomini e donne in Europa è di 71 punti su 100, in aumento rispetto ai 70 del 2023, mentre in Italia è al di sotto della media, con un punteggio di 69/100, anch’esso in lieve aumento rispetto a due anni fa. Molte aziende hanno riconosciuto i bisogni delle loro lavoratrici e hanno iniziato a implementare alcune strategie per rispondere alle loro richieste.
La competenza è decisiva
Lo testimoniano le esperienze lavorative vissute in TenarisDalmine, dove per il successo del team è decisiva la competenza.
«Vedo sempre più donne nelle aree industriali della nostra azienda: questo cambiamento mi rende orgogliosa, specialmente quando le nostre colleghe conseguono obiettivi importanti. Se ne ho l’occasione, cerco di riconoscere i loro meriti. Uno dei punti di forza degli uomini sul lavoro è saper fare gruppo: anche noi donne dovremmo imparare a farlo meglio», spiega Barbara Pompili, quality system senior manager di Tenaris. Le fa eco Ilaria Galbiati, environment specialist: «Oggi come oggi, non ci sono grandi differenze tra uomini e donne nella nostra azienda: se un team funziona e c’è la voglia di portare avanti il lavoro si raggiungono grandi risultati, a prescindere dalla sua composizione. Il gruppo in cui lavoro, per esempio, fino a qualche tempo fa aveva come responsabile un uomo, mentre oggi è una donna, ma dal punto di vista della performance non ho visto particolari cambiamenti. Ci sono certamente delle differenze nell’organizzazione e nella gestione del lavoro, ma non dipendono dal genere: è una questione di stile di leadership personale».
Parità raggiunta all’interno dell’azienda? Dalle testimonianze sembra di sì, almeno dal punto di vista della collaborazione tra dipendenti dei due sessi e della gestione del lavoro. Nell’immaginario comune, TenarisDalmine viene considerata un’azienda «maschile», forse per via del suo settore di appartenenza, quello della produzione di tubi in acciaio, storicamente popolato soprattutto da lavoratori di genere maschile.
Negli ultimi anni, però, le cose sono molto cambiate: «Ho iniziato a lavorare in TenarisDalmine nel 2022, dopo uno stage in Hesa (Health Environment Safety, cioè Salute, Ambiente e Sicurezza, ndr) nel 2018. Trovo che sia stata un’esperienza molto formativa: fin da subito ho avuto la possibilità di confrontarmi con tutte le aree operative dell’azienda», ricorda Ilaria Galbiati. Durante la sua precedente esperienza presso un’azienda che si occupa di dispositivi microelettronici, ha lavorato a stretto contatto con la manutenzione e il personale produttivo: una competenza che le è stata di grande aiuto anche una volta tornata in Tenaris. «Una domanda che mi viene posta spesso è come mi senta ad andare in reparto, approcciandomi a operatori e manutentori maschi. La verità è che non ho mai percepito contrasti e ostilità nei miei confronti solo perché donna. Certamente in altre realtà aziendali può accadere, ma non qui: l’ambiente è molto inclusivo»
Migliorare passa dalla collaborazione
Barbara Pompili non fa mistero che, dopo il rientro dalla maternità, conciliare vita lavorativa e personale possa essere difficile, a volte: «Dopo essere diventata mamma, far convivere il mio ruolo famigliare con quello in azienda mi richiede di essere più efficiente: a volte mi capita di sentirmi “di corsa”. Ma la mia passione per il lavoro rende questa sfida più stimolante. Adesso sto lavorando nel settore Qualità a progetti di digitalizzazione e di miglioramento della produzione attraverso piani di lavoro con le altre aree dell’azienda».

La quality system senior manager sottolinea anche l’importanza della collaborazione tra i dipendenti: «Lavorando trasversalmente con tutti i reparti aziendali, ho notato che dalle collaborazioni usciamo tutti arricchiti. L’esperienza altrui è fondamentale per risolvere le problematiche comuni». Il lavoro di squadra, secondo la manager, è ancora più importante se i team sono composti sia da lavoratori che da lavoratrici: «La mia esperienza mi ha fatto capire che i miglioramenti si ottengono soprattutto quando nel lavoro vengono coinvolte nei progetti più persone e più aree diverse. La componente femminile, per esempio, porta secondo me a essere meno impulsivi e più riflessivi, mentre l’empatia e l’accoglienza sono doti che molti uomini possiedono: ovviamente resta una questione di carattere personale, ma la collaborazione è un fattore di successo». Il futuro, secondo Barbara Pompili, passerà per l’inclusione sempre maggiore delle donne nelle aziende: «Dentro e fuori TenarisDalmine, vedo molte più ragazze che decidono di studiare discipline come ingegneria. E vedo molte più professioniste, anche giovani, che ricoprono ruoli di rilievo. È un cambiamento positivo: anch’io cerco di trasmettere a mia figlia il fatto che le materie scientifiche non hanno sesso. Spero che le famiglie garantiscano alle figlie ampia libertà di scelta per il futuro».
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