Eco.Bergamo / Bergamo Città
Venerdì 01 Luglio 2016
Dieta mediterranea e tante ricette
nell’inserto della rivista «eco.bergamo»
Sarà la dieta mediterranea la protagonista dell’inserto staccabile della nostra rivista green «eco.bergamo» che torna in edicola domenica, gratis per i lettori de L’Eco di Bergamo.
Siamo in estate, ed è il periodo nel quale la dieta mediterranea dà il meglio, facendoci gustare tutto il sapore dei cibi e della frutta fresca. Attraverso il parere di esperti, dietologi e nutrizionisti «eco.bergamo» ci spiega perché la “dolce vita” sulle rive del Mediterraneo, sole, movimento, buona compagnia, cibo buono e buon vino rappresentano il segreto di un’esistenza sana, lunga e, perché no, felice.
I progressi della scienza, in particolare della biologia molecolare e della medicina, lo spiegano e lo confermano. Sappiamo che lo stile di vita che ha dato origine alla nostra civiltà è anche modello di benessere e sostenibilità.
Ad accorgersene, nel 1939, ipotizzando una connessione tra alimentazione e diabete, obesità e malattie vascolari, fu il chirurgo italiano Lorenzo Piroddi. Ma è stato un americano, il medico Ancel Keysil, a dimostrare negli Anni Sessanta la validità della dieta mediterranea: aveva osservato come gli abitanti di Creta e di Nicotera, in Calabria, nonostante l’elevato consumo di grassi vegetali, dell’olio di oliva extravergine- non conoscessero malattie cardiovascolari e campassero a lungo.
Un programma di ricerca comparata su 12.000 persone tra i 40 e i 59 anni in sette paesi del mondo (Seven-Countries-Study), conferma la sua tesi: il tasso di mortalità per infarto è molto più alto in paesi come Olanda e Finlandia, Giappone e Stati Uniti, dove la dieta è ricca di grassi saturi.
Ma non è tutto: nelle otto pagine del suo inserto staccabile «eco.bergamo» ci propone anche ottime e poco conosciute ricette e una guida pratica alla loro realizzazione.
Dall’Italia quelle di Silvia Tropea Montagnosi, scrittrice e giornalista che sul sito di Slow Food Bergamo propone ricette in pieno stile tradizional-locale.
Dal Marocco quella di Rachida Karradi, che dopo il successo in tv è la cuoca magrebina più conosciuta dai bergamaschi.
Dalla Francia quella di Dominique Verdier, esperto titolare di una gastronomia a Bergamo.
Dalla penisola ellenica quella di Alessandra Morri, architetto a Bergamo, di origini greco-romagnole.
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