Perché dovremmo preoccuparci di un tema all’apparenza marginale come gli uccelli?
Avifauna: diminuzione e assenza sono segnali sull’ambiente
Le osservazioni della Lipu evidenziano la diminuzione o l’assenza di uccelli, segnali preoccupanti sullo stato dell’ambiente: tutelare l’avifauna assume un’importanza strategica nel quadro della difesa del territorio. Censimento delle tre specie di rondoni presenti in città per inserire nei regolamenti edilizi la tutela delle colonie nidificanti
Il sito della Lipu (Lega italiana protezioni uccelli) pone una domanda che è nella testa di molti: passeri, rondini, gabbiani ci sono sempre stati, a migliaia, e poi, in fondo, a che cosa servono? Basta trascorrere pochi minuti con Silvana Nembrini, delegata responsabile della Lipu bergamasca, per capire che il ruolo ricoperto dalla fauna avicola nella vita nostra e del pianeta ci riguarda eccome. «Gli uccelli sono indicatori della qualità dell’ambiente – spiega Silvana Nembrini –. La loro diminuzione o addirittura la loro assenza non indicano nulla di buono».
Non può sorprendere, allora, il calo che si registra sul nostro territorio, «dovuto ai cambiamenti a cui è sottoposto l’ambiente, in particolare quello agricolo». L’agricoltura industriale praticata in pianura, spiega la delegata Lipu, monocolturale, intensiva, carica di pesticidi, ha portato alla scomparsa di siepi e filari, aree marginali riserva di biodiversità, e ha di fatto «espulso le specie animali dal loro ambiente con conseguenze anche su di noi» e sulla nostra alimentazione. «Paradossalmente c’è più varietà nell’ecosistema urbano, dove gli uccelli riescono ancora a trovare alberi di grandi dimensioni ed edifici per nidificare».
Proteggere la fauna avicola assume, quindi, un’importanza strategica nel quadro della difesa dell’ambiente: Lipu Bergamo se ne occupa dal 2019, da quando la delegazione provinciale, chiusa negli anni ’90, ha ripreso le proprie attività.
«Abbiamo iniziato col testare l’ambiente urbano con il censimento delle tre specie di rondoni presenti in città, specie ombrello, che riassumono le condizioni necessarie alla sopravvivenza di altri animali: pipistrelli, falene, piccoli rettili». Con l’obiettivo di tutelare le colonie e con loro la biodiversità urbana, la raccolta dei dati ha consentito di stendere delle osservazioni, sottoposte al Comune di Bergamo: «Molte sono state accolte nel regolamento edilizio, a tutela delle colonie nidificanti e di tutto l’ecosistema collegato». Il lavoro, quindi, è stato esteso a tutta la provincia, allargando il numero di rilevatori in un progetto di citizen science (la scienza che si realizza con il contributo del cittadino, ndr) che, intitolato “In volo con i rondoni”, ha coinvolto anche le scuole. I dati sono serviti a disegnare una mappa provinciale delle colonie, che consentirà di proteggere quelle importanti».
«Protezione dell’ambiente e attività umana non sono necessariamente in conflitto», continua Silvana Nembrini, che racconta dei contatti con la Diocesi per predisporre regole che permettano la ristrutturazione di chiese ed edifici religiosi («preferiti dai rondoni») nel rispetto della biodiversità, dei rari rondoni pallidi che nidificano nel palazzo sede della Provincia, della necessità di garantire i corridoi ecologici. Parla dei rischi «generici» legati a operazioni come il collegamento sciistico Colere-Lizzola, «progettati senza pensare all’impatto sulla biodiversità». Si tratta, sottolinea Nembrini, di trovare ascolto da parte dei decisori, per incidere sulle scelte secondo il bene comune, in tempi di crisi climatica.
«Conoscere per difendere» è il motto della Lipu, che si propone di diffondere anche in Italia il «birdwatching», l’osservazione degli uccelli in natura: «Fa bene alla persona e la rende consapevole dell’importanza di un ambiente sano», spiega Silvana Nembrini, a sua volta «folgorata» dall’immagine colta per caso con il binocolo di un cardellino aggrappato a un cardo. «Durante le uscite, vedo nelle persone lo stupore: diventano partecipi di un mondo rispetto a cui spesso si è ciechi. E non ci si sente più soli». Si guarda il territorio con occhi diversi e ci si innamora della fragile spontaneità della natura. E allora, continua Silvana, «ci si indigna, ci si coinvolge e ci si dà da fare».
Parola di volontario
Alzi la mano chi sa distinguere una cinciallegra da un pettirosso!
Per molti di noi è quasi impossibile: d’altra parte, commenta il volontario Giuseppe Platania, «la gente si è allontanata dalla natura». Consulente marketing digitale, 32 anni, da due anni, insieme alla fidanzata Ilaria Mazzoleni, Giuseppe Platania presta il proprio tempo libero alla Lipu, partecipando ai censimenti, organizzando le uscite di birdwatching e occupandosi della comunicazione e della divulgazione. «Essere parte di Lipu mi sta dando tanto – continua –, con l’aiuto di esperti e professionisti, capisci che c’è un equilibrio in natura che prima non intuivi nemmeno. È essenziale conoscere le dinamiche dell’ecologia, la relazione del selvatico con il suo ambiente, l’influenza del territorio, per capire come occorra averne cura. E c’è ancora tanto da imparare».
Perché la passione proprio per i volatili? «Puoi guardarli anche dalla finestra di casa. E c’è il tema delle migrazioni: è super affascinante osservare gli spostamenti epici che compiono, per migliaia di chilometri. E infine perché la salute dell’ambiente si misura da quanti e quali uccelli sono presenti sul territorio. I nostri habitat sono sempre più malati, molte specie sono scomparse. Gli uccelli sono il simbolo del benessere della natura».
La carta d’identità: 250 sostenitori e 20 soci
Associazione no profit nazionale fondata nel 1965, Lipu ha sede a Parma, gestisce 27 oasi e riserve naturali e 9 centri recupero fauna selvatica. Conta circa 100 delegazioni e gruppi locali, 1.500 volontari attivi e oltre 35.000 sostenitori. La delegazione di Bergamo, diretta da Silvana Nembrini, coinvolge in provincia 250 sostenitori e 20 soci attivi: aperta nel 2019, condivide la sede con Italia Nostra e Legambiente in via Ghislanzoni 37 in città.
Per informazioni e contatti su Lipu Bergamo: https://www.facebook.com/LIPU.SezioneBergamo/ e tel. 353 434 5391.
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