Ha fatto tappa a Filago, nella sede italiana di Covestro, l’auto a energia solare costruita dagli studenti dell’Università di Aquisgrana. Un’auto che viaggia grazie all’energia del sole, non ha bisogno di ricariche, non produce scarichi. Può sembrare un sogno, ma esiste già: abbiamo visto la Covestro Adelie e l’abbiamo toccata a Filago, nella sede italiana della multinazionale Covestro, leader mondiale nel settore dei polimeri. È stata una grande emozione.
Covestro Adelie: non ha bisogno di ricariche e non produce scarichi
La Covestro Adelie è lunga 4 metri, ricoperta da 4 m2 di celle, pesa solo 170 kg e ha una velocità di 136 km orari. Con un’autonomia di 700 chilometri, l’auto solare si può autocaricare all’infinito. Il prototipo è un’idea di un gruppo di studenti dell’Università Tecnica di Aquisgrana, Germania, presentata nella sede italiana Covestro di Filago
«Abbiamo avuto la possibilità di vedere e toccare con mano il futuro», afferma Gianmaria Malvestiti, ceo di Covestro. «Dev’essere la stessa emozione provata davanti ai primi aerei. Si ha la sensazione di essere in una nuova fase di sviluppo, di assaporare un momento storico, di vivere qualcosa che forse, anzi, sicuramente, per i nostri figli e nipoti sarà la normalità».
Tappa nelle sedi europee Covestro
Filago è la prima tappa di un tour nelle sedi europee di Covestro. Un evento riservato ai dipendenti per far conoscere direttamente traguardi e potenzialità della multinazionale e presentare l’auto solare, la Covestro Adelie, una tre ruote sottile e bassa dall’aspetto futuristico che si ispira alla forma dei pinguini Adelie. Lunga 4 metri, è ricoperta da 4 metri quadri di celle solari con un’efficienza del 25%, pesa solo 170 kg e può sviluppare una velocità di 136 km orari. La batteria ha un’autonomia di 700 chilometri e, in condizioni di buona esposizione, si può autocaricare «potenzialmente all’infinito». La accompagnano i giovani del team «studenti universitari che l’azienda sostiene volentieri, come i giovani dell’Itis di Dalmine che sosteniamo qui. L’idea di un sistema di mobilità completamente solare è un progetto di sviluppo che arriva solo da menti fresche, giovani e innovative, in una combinazione che rende il progetto affascinante».
Oltre a finanziare il progetto, Covestro, fornisce le componenti, «tutte già in commercio»: l’involucro che contiene la batteria, le lacche della verniciatura, il parabrezza in Makrofol®, elementi per la produzione, l’immagazzinaggio e l’utilizzo dell’energia solare che rispondono a requisiti di affidabilità, leggerezza e sicurezza.
Covestro è anche nel poliuretano utilizzato per i sedili: «È particolarmente leggero e può essere modificato secondo le caratteristiche del guidatore», spiega Leon Rahmen. «Viene realizzato con la stampante 3d, che consente di produrre su misura, in piccole quantità, senza sprecare materiale».
Covestro Adelie: le origini dell’auto solare
La «Sonnenwagen» nasce nel 2015 da un’idea di un gruppo di studenti dell’Università Tecnica di Aquisgrana RWTH, Aachen University. «Una squadra di soli studenti che nel tempo libero si dedicano alla costruzione e al miglioramento della vettura - racconta Charlotte Teckentrup, la giovane portavoce del gruppo –, siamo motivati dalla possibilità di realizzare un veicolo sostenibile: sarebbe fantastico costruire la prima auto solare della Germania».
Nel 2017 la squadra portava la Sonnerwagen 1 al World Solar Championship, che dagli anni ’80 richiama in Australia i prototipi di auto solari da tutto il mondo. Una sorta di «catamarano a 4 ruote», l’auto terminava il percorso di oltre 3.000km e si aggiudicava il premio come migliore «matricola». Da allora, ogni due anni gli studenti partecipano al Campionato con un nuovo team e un nuovo veicolo e si impegnano nelle competizioni europee raccogliendo successi.
Ora per gli studenti di Acquisgrana la sfida sta nell’adeguare l’auto solare al nuovo ed esigente regolamento del Mondiale 2025, che richiede veicoli più lunghi (fino a 5,80 metri), batterie più piccole e 6 metri quadri di celle solari a copertura, con l’obiettivo finale di realizzare vetture da produrre su larga scala e mettere su strada. Non sarà facile, ma sarà la tecnologia a determinare il successo delle auto solari: è solo una questione di tempo.
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