L’inverno è iniziato: la maggioranza delle abitazioni, delle aziende e degli esercizi commerciali ha acceso i caloriferi già da diverse settimane. Un salasso per il portafoglio: le bollette del gas si alzeranno del 12-13%, stando ai dati di Assium, l’Associazione di categoria degli Utility Manager italiani.
Caldaie nuove efficienti: risparmi e meno emissioni
Un impianto a condensazione riduce il consumo di gas del 20-30% rispetto ai sistemi tradizionali e una pompa di calore azzera la CO2 emanata sul posto. Non si tratta solo di efficienza energetica elevata, queste soluzioni rappresentano un passo importante verso un modello abitativo a basso impatto ambientale, promuovendo il rispetto per il pianeta
Il problema, però, è anche ambientale: il riscaldamento inquina, più gli impianti sono vecchi peggio fanno all’ambiente. Sotto questo punto di vista, nel nostro Paese c’è ancora molto da fare: un’indagine di Legambiente e Kyoto Club del 2021 conferma che gli impianti a gas metano e a biomasse (cioè legname, pellet e cippato) erano l’86% del totale. Nel 2024, la percentuale è scesa al 78%, in parte grazie agli incentivi alla decarbonizzazione inclusi nella direttiva «Case Green» dell’Unione europea.
Ma il lavoro da fare resta molto: la Commissione europea stima che il 36% delle emissioni legate al settore energetico capaci di alterare il clima dipende proprio dalle residenze private, il 75% delle quali è inefficiente dal punto di vista termico. In Italia, il riscaldamento domestico è la fonte da cui provengono ben 70.100 tonnellate di anidride carbonica emessa nell’atmosfera ogni anno: si tratta del 17,7% del totale delle emissioni di CO2 nazionali, con una percentuale in aumento rispetto agli anni scorsi. In totale, il riscaldamento degli edifici privati e pubblici è responsabile del 64% delle emissioni di PM2,5 e del 53% di quelle di PM10.
L’impronta ecologica
Per i più attenti alla propria impronta ecologica, intervenire nell’ottimizzazione del riscaldamento di casa è imperativo. Una scelta quasi risolutiva del problema è l’installazione di una caldaia a condensazione o di una pompa di calore: la prima riduce il consumo di gas del 20-30% rispetto a un dispositivo tradizionale, con impatti positivi anche sulle emissioni di gas inquinanti; la seconda, che non utilizza il metano per la combustione, abbatte a zero le emissioni di CO2 sul posto, mentre resta da considerare quanto inquini l’elettricità utilizzata per il suo funzionamento. In generale, l’Enea consiglia agli utenti di cambiare ogni 15 anni gli impianti di riscaldamento di casa, sostituendo eventuali componenti obsolete o riparando quelle rotte. La manutenzione ordinaria, inoltre, deve essere puntuale e deve rispettare le normative: si tratta soprattutto di una questione di sicurezza, ma il mantenimento dell’efficienza degli impianti può avere ripercussioni positive sia sulle bollette sia sulle emissioni.
Consigli quotidiani
Infine, ci sono i piccoli gesti di tutti i giorni: abbassare di un grado il termostato significa bruciare il 5-10% di combustibile in meno, mentre il rispetto delle fasce orarie di accensione degli impianti è un’altra buona prassi per non consumare (ed emettere) troppo.
L’installazione di pannelli ad hoc – facilmente reperibili in qualsiasi negozio di fai-da-te – dietro ai radiatori e ai caloriferi permette di incrementare la diffusione del calore, minimizzando gli sprechi e riscaldando in maniera più efficiente l’abitazione. E anche l’arredamento di casa deve essere intelligente: mobili, piante e tende troppo vicini a un calorifero rischiano di assorbirne il calore, riducendone l’efficienza.
L’utilizzo di valvole termostatiche e di buoni infissi (con l’abbassamento delle tapparelle e la chiusura delle imposte negli orari serali) permette di massimizzare la temperatura di casa con il minor consumo di metano possibile.
Il lato positivo? Poiché sia i costi delle bollette sia le emissioni di CO sono direttamente legati alla quantità di gas consumato, adottare dei comportamenti «verdi» nella gestione del riscaldamento domestico significa anche fare un favore al portafoglio.
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