Donne d’azienda: le esperienze di sei professioniste di Tenaris Dalmine

La parità di genere? Le ingegnere la dimostrano con risultati concreti che raggiungono ogni giorno sul campo E non solo con le parole. Un impegno a tutto campo: dal controllo dell’acciaio alla sperimentazione, al confronto tecnico con i clienti. Conciliare la vita familiare e professionale è possibile, ma serve la capacità di saper gestire gli imprevisti.

Di fronte a studio, impegno, competenza e tenacia di sei professioniste che lavorano in Tenaris, anche la retorica delle quote rosa si accomoda nelle retrovie. Licia Grasso, Stefania Bennati, Elena Gandolfi, Paola Mariani, Irene Zaccardini ed Elena Cerretti: ecco le loro storie.

Licia Grasso, responsabile tecnico dei progetti linepipe

Licia Grasso è un’ingegnere meccanico che, dopo una parentesi in fabbrica come tecnico di laminazione, lavora da 12 anni nel Dipartimento di prodotto Pipeline Technology. Da due anni è responsabile tecnico dei progetti linepipe complessi in Italia. «Siamo un team di tre colleghe ingegneri: una vive in Italia ma è messicana e una è italiana ma vive a Dubai. Il nostro ambito territoriale comprende Africa, Medio Oriente e Mare del Nord. Ci occupiamo di negoziazione tecnica con i clienti, cercando di mediare le diverse esigenze». La capacità comunicativa e la conoscenza perfetta di inglese e spagnolo sono indispensabili per loro quanto la competenza tecnica e, in effetti, ne hanno in abbondanza.

«Anche l’attenzione è importante, perché nessun dettaglio può sfuggire in fase di chiusura di un accordo in quanto si tratta di prodotti complessi che devono funzionare subito, a lungo e in totale sicurezza». Il segreto di lavorare su diversi fusi orari gestendo anche la famiglia? «Pianificazione, efficienza e capacità di gestire imprevisti ed emergenze. Sul lavoro e in famiglia».

Stefania Bennati e la fusione dell’acciaio

«Mio nonno era ingegnere. Dal liceo ho amato la fisica e la chimica e dunque il passaggio alla laurea in ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie e al ruolo di tecnico della colata continua in acciaieria è stato naturale»: è questo, in sintesi, il percorso di Stefania Bennati, 27 anni, che dal 2021 segue in Tenaris la fusione dell’acciaio, la sicurezza degli impianti della colata e la formazione degli operatori. «Sto investendo molto nel lavoro e la mia organizzazione personale si adatta volentieri ai tempi della colata continua. La soddisfazione per un processo riuscito mi ripaga dei sacrifici. Se le prove tecniche di alcune lavorazioni vengono programmate la domenica o in notturna, voglio essere presente. Per crescere in competenza, il controllo è fondamentale».

A chi immagina uno scenario spettacolare della fusione dell’acciaio l’ingegner Bennati deve rispondere che le ragioni di sicurezza hanno segregato il processo a vantaggio della riduzione dei rischi per gli operatori. «Ci sono ancora alcune finestre che permettono di tenere d’occhio il processo, offrendo la possibilità di vedere l’acciaio che da liquido diventa solido». Gli hobbies? Lo snowboard e il ricamo, ma soprattutto preparare i dolci.

Elena Gandolfi, specialista in metallurgia

Elena Gandolfi è stata assunta in Tenaris nell’ente di metallurgia in cui si occupava di trattamenti termici dei tubi per pipelines e di bombole. Dopo due anni ha chiesto un ruolo più operativo in tecnologia e ora si occupa del processo di produzione dell’acciaio, in cui analizza i parametri chiave per una corretta preparazione e affinazione dell’acciaio fuso: «Il mio mestiere consiste nel modificare il processo attuale con l’obiettivo di ottenere un acciaio di qualità sempre migliore senza ridurre l’efficienza. Tengo talmente tanto alla buona riuscita del mio lavoro che a volte mi capita di non dormire se non trovo la soluzione a un problema». L’ingegner Gandolfi ha avuto sempre una passione per la chimica da un punto di vista pratico, dunque per lei è stato naturale laurearsi in Ingegneria chimica («Dove peraltro per la metà eravamo donne», ricorda). «Quando sono entrata in acciaieria, ero la prima donna a ricoprire un ruolo di responsabilità dopo tanto tempo. Se è stato difficile integrarsi? Non particolarmente, quando si crea un clima di fiducia, si lavora molto bene. E la passione non mi manca».

Irene Zaccardini e l’automazione industriale

Irene Zaccardini è ingegnere elettronico ed è entrata in Tenaris nel 2006 trasferendosi da Roma. Dopo un passaggio nel reparto produttivo, oggi si occupa di automazione industriale per la progettazione impianti e sistemi automatici di controllo processo. «Da automation expert, studio i processi produttivi e cerco il modo per automatizzarli con sistemi di robotica, intelligenza artificiale e sensoristica avanzata. Il mio Dipartimento è trasversale su tutte le sedi produttive nel mondo». Dopo la laurea l’ingegner Zaccardini ha prestato la sua opera in varie aziende a Roma e Milano. «Ma – aggiunge Zaccardini – sto vivendo ora la vera realizzazione personale. Sono stati fondamentali i primi mesi, durante i quali ho affiancato i tecnici nelle attività dei reparti produttivi. Ho imparato più dall’esperienza dei colleghi in quel periodo che sui libri di testo. Il confronto con le generazioni di operai che hanno visto cambiare i sistemi di produzione mi sono utili ancora oggi quando studio le automazioni possibili da applicare. Sebbene Tenaris sia un’azienda grande, l’operatività e l’efficienza non si intrecciano con le linee gerarchiche di comando: questo rende fluide le decisioni. L’alto grado di efficienza e la qualità totale sono, dunque, un obiettivo a portata di mano». Come bilanciare il forte impegno sul lavoro e la famiglia? «Beh, per facilitare il tutto ho sposato un collega di Tenaris e poi ho scelto delle ottime baby sitter!»

Paola Mariani, ingegneria di prodotto nel settore Hydro Carbon and process industry

«Ho scelto la facoltà di fisica – racconta Paola Mariani –perché sono curiosa di conoscere le leggi che regolano natura e vita, alzando il livello di comprensione oltre ciò che percepisco con i sensi. Questa curiosità è ciò che guida anche il mio attuale lavoro dove sono approdata dopo un periodo di insegnamento. Assunta in Tenaris, mi sono occupata di Sviluppo del Prodotto (il mio percorso ha incluso anche un passaggio nel dipartimento tecnico di processo in Acciaieria) per poi arrivare alla gestione dell’Ente di Metallurgia». Uno degli aspetti più belli del lavoro? «La relazione con le persone e in particolare con gli operatori di fabbrica che ho incontrato nella FAS (Fabbrica tubi di grandi dimensioni); la loro conoscenza tecnica del processo è stata utile per il lavoro e grazie a loro ho potuto apprezzare il lato piacevole della relazione umana, così come mi piace fare la coach ai neo assunti». Insomma, anche se ora la “profe” Mariani di occupa di ingegneria di prodotto nel settore Hydro Carbon and process industry e partecipa alla negoziazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti con i clienti, l’animo umanistico resiste. E fa la differenza!

Elena Cerretti, responsabile della linea di Trattamento Termico

Elena Cerretti da poco ricopre il ruolo di Responsabile della linea di Trattamento Termico, dell’area di riparazione e di due linee di Ultrasuoni dedicate alla rilevazione di difetti sui tubi. Fin da piccola, Elena nutriva passione per la matematica, che l’ha portata a scegliere la facoltà di ingegneria meccanica. Questo è il suo secondo ruolo in ambito produttivo: tra le prime donne a ricoprire posizioni di responsabilità in produzione, ammette di aver sentito, in parte, la pressione di dover dimostrare il proprio valore in un ambiente tradizionalmente maschile. «Non è sempre facile occupare ruoli storicamente ricoperti da uomini. Mi sono spesso sentita in dovere di non deludere, sia per la passione che nutro per il mio lavoro, sia per tutte le donne. In Tenaris ho trovato rispetto, opportunità di crescita professionale e fiducia da parte dei colleghi, che mi supportano nella gestione degli impianti». Tempo libero? «Mi piace suonare il pianoforte e viaggiare».

In Tenaris, insomma, la parità di genere non è solo una parola. Parola di sei ingegnere, che della declinazione della qualifica al femminile non vogliono parlare. Contano i fatti.

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