Zogno, riaprono le Grotte delle Meraviglie

Zogno, riaprono le Grotte delle MeraviglieLe Grotte delle Meraviglie di Zogno tornano a essere visitabili. Il complesso carsico dopo circa un anno di lavori, sarà inaugurato ufficialmente il 27 settembre alle 10.

Le grotte, poste all’inizio dell’abitato di Zogno per chi sale da Bergamo, rappresentano uno dei più significativi tesori naturali su cui la Valle Brembana potrà fare leva per la promozione turistica. Erano state chiuse nel 1990 perché erano venute meno le condizioni per una visita sicura dell’antro, ricco di stalattiti e stalagmiti.

Ora è stato ripristinato il circuito interno, lungo circa 250 metri, con passerella in cemento e passamani. Così come è stata ripristinata l’illuminazione con faretti che si accendono al passaggio dei visitatori focalizzando l’attenzione degli esploratori solo su alcuni punti delle grotte.

Dopo l’inaugurazione saranno possibili le visite guidate per le scolaresche, mentre nei pomeriggi della prima e terza domenica di ottobre le grotte saranno visitabili dal pubblico, con la guida di Nevio Basezzi. Le prenotazioni per le visite potranno essere fatte in biblioteca o all’ufficio Ragioneria del municipio di Zogno.

Una rapida storia delle «Grotte»

Sono in territorio e di proprietà del Comune di Zogno e vi si accede per una mulattiera lunga circa 300 metri che si trova a lato dell’ex statale di valle, nei pressi della galleria del Paiana. Furono scoperte da Ermenegildo Zanchi, proprietario del pendio montagnoso, che le valorizzò aprendole al pubblico nel 1939.

La visita fu possibile per 30 anni, poi la chiusura fino al 1983 quando si fece carico della gestione il gruppo speleologico «Le Nottole», che, impossibilitato per motivi economici a recuperarle, tre anni orsono le ha vendute per la somma simbolica di mille lire al Comune di Zogno.

È partito quindi il recupero a cui hanno collaborato la Comunità montana Valle Brembana e il Comune, con una spesa di 200 milioni di lire stanziati dalla Regione Lombardia. La Comunità montana ha provveduto all’intervento con i propri operai, coordinati da Sergio Faggioli. Il primo agosto, con una semplice cerimonia, il presidente della Comunità montana Piero Busi ha consegnato le chiavi al sindaco di Zogno Giosuè Paninforni.

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