Un piccolo quartiere che da tre anni si trova nel buio più totale. È la situazione in cui vivono i residenti di via Padre David Maria Turoldo a Zanica, una nuova zona residenziale abitata da una cinquantina di famiglie, che sorge tra le vie Comun Nuovo e Zaffarde. Da più di tre anni, infatti, i cittadini stanno aspettando l’allacciamento dell’Enel per avere l’illuminazione pubblica, e nonostante solo dal giugno scorso siano stati installati i relativi pali, ancora oggi il servizio non è stato attivato. E così i residenti hanno deciso di protestare. «La questione ormai sta sfociando nel ridicolo – spiega Nicola Bianchi, che risiede in via Turoldo da un anno e mezzo – perché dopo numerosi solleciti in Comune e promesse di vario tipo, non si è ancora mosso niente. L’urbanizzazione dell’area, compreso l’allacciamento per l’illuminazione, è a carico dei sette lottizzanti che l’hanno realizzata e non del Comune che, ci hanno spiegato, ha più volte sollecitato l’adempimento anche con una diffida. Ma anche se la strada non è comunale noi ci abitiamo, siamo cittadini come gli altri ed è giusto che ci siano i servizi per i quali paghiamo. Il paradosso è che lo scorso dicembre, mi hanno comunicato che la richiesta di allacciamento dell’Enel era finalmente stata fatta, ma dopo un mese siamo ancora al buio». Tra le lamentele dei residenti, c’è anche la sicurezza della via, viso che i marciapiedi non hanno collegamenti con le vie vicine, isolando di fatto il piccolo quartiere. «Mandare i figli a scuola passando per via Comun Nuovo – sottolinea un altro residente – vuol dire dapprima allenarli allo slalom dei tombini, che sono alti e sconnessi, e con la bicicletta è impossibile. Ma è difficile anche passare da via Zaffarde, visto che sulla curva manca una parte di marciapiede». Sull’odissea dell’illuminazione, il direttore dei lavori, Gian Angelo Bana, ha spiegato che a determinare i ritardi sono stati dei problemi dipesi da una parte dei lottizzanti che, avendo ritardato alcuni pagamenti, hanno di fatto rallentato la pratica. «Ora l’allacciamento dipende solo dall’Enel – aggiunge – ma nonostante abbia fatto personalmente la richiesta un mese e mezzo fa, solo in questi giorni è arrivata la prima risposta, chiedendoci il numero del contatore che però non è ancora attivato. Ci stiamo muovendo per risolvere al più presto la situazione, visto che sia la cabina e i pali sono già stati sistemati, ma è assurdo l’iter e le tempistiche per ottenere il servizio richiesto». Il sindaco Giovanni Aceti sottolinea che il Comune ha fatto tutto quanto era in suo potere per sollecitare i lottizzanti e il progettista. «Appena avremo il certificato di regolare esecuzione dell’impianto elettrico – spiega – ci prederemo subito in carico l’illuminazione, anche prima che avvenga il collaudo, che spetta ai lottizzanti, perché è un servizio indispensabile per i residenti. Quanto invece alla mancanza de marciapiedi lungo via Comun Nuovo, il problema è che si tratta ancora di una strada provinciale e per intervenire dobbiamo ottenere il declassamento: questo avverrà quando sarà terminato il terzo lotto della circonvallazione esterna al paese, ovvero il tratto che da via Caravaggio raggiunge via Comun Nuovo; divenendo quest’ultima via di competenza comunale, potremo realizzare i marciapiedi, e discutere di altri interventi per la sua messa in sicurezza, ad esempio la possibilità di renderla a senso unico». Stefano Bani