Yara, Bossetti scrive dal carcere
«Non c’entro, rivoglio la mia libertà»

L’artigiano di Mapello in cella per l’omicidio della piccola Yara a dicembre ha scritto al suo avvocato una lettera, mostrata nel corso della trasmissione tv «La vita in diretta» su Rai 1 del 3 febbraio.

«Dio sa che sono innocente: perché, se esiste, non lo fa capire agli inquirenti? – scrive Bosseti –. Per il 2015 vorrei tornare a casa dalla mia famiglia, non c’entro nulla con questo caso». E ancora: «Rivoglio la mia libertà, perché Dio ha visto e sa come sono andate le cose, sa che io non c’entro. Se veramente esiste, perché non aiuta gli inquirenti a capire? La promessa che ho fatto a mia moglie prima di sposarmi è stare insieme per tutta la vita, non quella di farla finita in un maledetto carcere».

Nel corso della trasmissione la lettera è stata esaminata da una grafologa: «Confuso, disordinato e insicuro», è stato il verdetto dell’esperta, riferito a Bossetti. Intanto la difesa di Massimo Bossetti ci riprova: il 5 febbraio l’avvocato Claudio Salvagni sarà in Tribunale a Bergamo per depositare sul tavolo del giudice per le indagini preliminari Ezia Maccora una nuova istanza di scarcerazione per il suo assistito.

Sulla pagina Twitter de «La vita in diretta» è comparso un post con la lettera di Bossetti.

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