Voli low cost, con gli optional
decolla anche il prezzo

«Trasparenza all'irlandese», la chiama il presidente dell'Adoc di Bergamo Maurizio Regazzoni. Ovvero, su Internet le informazioni sul costo del biglietto aereo ci sono tutte, ma per comporle in una somma ordinata e definitiva l'utente medio, magari non troppo esperto di prenotazioni online, è costretto a una gimkana che gli toglie la possibilità di confrontare in modo semplice e chiaro le tariffe delle diverse compagnie.

Negli ultimi mesi alcune low cost, Ryanair in testa, hanno portato decisamente all'estremo la filosofia del «niente fronzoli»: sempre più voci «opzionali» sono state scorporate dal prezzo di base del volo - in genere molto contenuto - e disseminate lungo il percorso dell'internauta prenotante.

Il quale, man mano che procede nell'inserimento dei dati, vede lievitare il prezzo calcolato inizialmente. Un esempio chiarisce meglio: sul sito di Ryanair vado in cerca di un volo da Orio al Serio per Berlino. Si parte il 5 maggio, con il decollo mattutino delle 10,15. Il prezzo è di 14,99 euro, più 19,80 di tasse. Totale: 34,79. Aggiudicato.

Poi però inizio a inserire i dati, e partono le domande. Quante valigie? Check-in online o in aeroporto? Voglio la priorità nel salire a bordo? Desidero sottoscrivere l'assicurazione? Salire per prima mi interessa o no?

Così, può capitare che un prezzo iniziale di 14,99 euro (tasse escluse), si «gonfi» per via dei vari optional (valigie, carta di credito, assicurazione...) a oltre 70 euro. Per i consumatori servono informazioni più chiare e maggiore trasparenza.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 27 aprile

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