«Volano paraurti e sbarre di ferro»
Che succede tra Nembro e Albino?

«Lo sai cosa mi è successo oggi sulla sopraelevata tra Nembro e Albino?». Una domanda che un nostro lettore si è sentito ripetere più volte nelle ultime settimane. Per la precisione tre, dalla moglie. Ecco perchè.

«Una frase detta così, con facili pregiudizi, potrebbe portare facilmente ad una risposta tipo “Cosa hai combinato?!”, riaprendo la solita diatriba sull’argomento delle “donne al volante”» continua la lettera arrivata in redazione.

«In tutti e tre i casi però la responsabilità di mia moglie è pressoché nulla e tutto sommato, a mente fredda, che si parli solo di danni economici (anche se la sua auto è nuova!) è un bene visto che in auto con lei c’era sempre anche il nostro piccolo» spiega.

In sintesi «parabrezza distrutto (con addirittura schegge esplose in faccia) a causa di una barretta di ferro persa da chissà chi. Per fortuna mia moglie, nonostante la velocità di quel tratto, è stata pronta a non perdere il controllo e fermarsi a fianco - ma non solo -; frontale dell’auto rigato a causa di un paraurti preso in pieno che era stato lasciato in mezzo alla strada probabilmente da qualche incidente successo precedentemente. E infine solo un grande spavento per una grande lastra di polistirolo sollevata dall’auto davanti e mandata in briciole dall’auto di mia moglie».

E quindi sorge una riflessione: «Io mi chiedo: ma la gente che carica i mezzi di lavoro, si rende conto che ogni piccolo oggetto che perde (se ne vedono di tutti i colori in strada) può diventare un’arma? E se fosse stato un motociclista a prendersi una barretta di ferro in testa? E poi esiste qualcuno che dovrebbe tenere pulite le strade? O non ci sono più neanche i soldi per garantire la sicurezza degli automobilisti?».

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