Vocazioni, l’invito ai giovani
Giornata diocesana per riflettere

Per ragioni organizzative non è più possibile inviare in tutte le parrocchie un seminarista di 4ª Teologia per la testimonianza sulle vocazioni Perciò si è scelto di istituire una giornata diocesana. Dove non è possibile inviare un seminarista, saranno i parroci o i curati a curarne la celebrazione.

Venne introdotta nel 1963 dal vescovo Giuseppe Piazzi per coinvolgere la diocesi nelle offerte per la costruzione del nuovo Seminario e per sensibilizzare le parrocchie sul dono di nuove vocazioni. «Da quest’anno, per ragioni organizzative – sottolinea don Carlo Nava, segretario dell’Opera Barbarigo e direttore dell’Ufficio diocesano pastorale delle vocazioni – non è più possibile inviare in tutte le parrocchie un seminarista di 4ª Teologia per la testimonianza vocazionale. Perciò si è scelto di istituire una giornata diocesana. Dove non è possibile inviare un seminarista, saranno i parroci o i curati a curarne la celebrazione».

Lo slogan scelto è tratto dal Vangelo di Luca. «È l’episodio di Gesù Cristo quando incontra la vedova di Nain che piange per la morte dell’unico figlio – prosegue don Nava –. E così, mosso da compassione, comanda: “Ragazzo, dico a te. alzati!”. Questo slogan vuole invitare il giovane a mettersi in gioco per qualcosa di grande partendo dalla propria quotidianità, ad ascoltare la chiamata personale del Signore e seguirlo».

L’icona-immagine scelta è una rilettura della lavanda dei piedi da parte dei seminaristi di 4ª Teologia. Si vedono i piedi di cinque persone, una brocca, un catino e un asciugamano. «Questa icona – aggiunge don Nava – rimanda all’immagine del prete come colui che è chiamato dal Signore, è invitato ad alzarsi e a camminare, realizzandosi come colui che serve. Infatti, la modalità di vita del prete è la stessa di Gesù Cristo, cioè si realizza nel servizio, nel servire il Signore e i fratelli con la propria umanità».

Il Rosario con il vescovo

Un pensiero per il Seminario e le vocazioni si terrà anche domenica sera alle 20,30, nel santuario della Madonna dei Campi a Stezzano, in occasione della preghiera mariana per i giovani con il vescovo Francesco Beschi, sulla traccia «Avvenga per me secondo la tua parola», cioè le parole di Maria all’Annunciazione. «Questa iniziativa è una novità – spiega don Nava –. Il vescovo vuole comunicare ai giovani il senso e il significato del pregare il Rosario nel nostro tempo. E una decina del Rosario sarà recitata come preghiera per il Seminario diocesano e per il dono di nuove vocazioni». Il programma della preghiera mariana nel santuario di Stezzano prevede infatti l’inizio con la recita del Rosario, seguita dalla catechesi tenuta dal vescovo Beschi e dall’adorazione eucaristica.

I seminaristi

Attualmente, le presenze nel Seminario diocesano sono 174 rispetto alle 157 dello scorso anno scolastico, grazie anche all’aumento degli iscritti nelle medie (57 rispetto ai 44 del 2012). Sale a 30 (26 lo scorso anno) il biennio, mentre cala a 24 (26 lo scorso anno) il triennio. Sale da 51 a 52 la Teologia, fra cui tre seminaristi extradiocesani (Croazia, Sardegna, Mato Grosso). Sempre 8 le presente nella Scuola vocazioni giovanili, mentre il Tirocinio passa da 2 a 3.

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