Popolazione in festa a Vigolo per il rientro di oltre 300 emigranti. Attesi tra sabato e domenica prossima, parteciperanno alla 7a edizione della Festa dell’emigrante che i vigolesi organizzano da oltre quarant’anni. All’Emigrante sarà dedicata la nuova piazza antistante il municipio del paese del Basso Sebino, soggetto come tanti altri Comuni montani ad un forte flusso migratorio tra gli anni ’50 e ’70, periodo in cui la popolazione si dimezzò, passando da oltre 1300 abitanti agli attuali 700, dato che è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi trentacinque anni. L’intitolazione della piazza di recente realizzazione avverrà nella mattinata di domenica nel paese addobbato con nastri e fiori come si fa per le grandi occasioni quando si vuol porgere, anche attraverso questi segni esteriori, un caloroso saluto di bentornato a tante persone le cui radici, nonostante la lontananza, sono rimaste a Vigolo.
Saranno accolti alle 9.30 all’ingresso del paese dal sindaco Giuseppe Bettoni che li presenterà uno per uno, compiendo il gesto simbolico di consegnare la chiave del paese all’emigrante più anziano. Al suono delle note musicali della Banda di Tavernola, in corteo si raggiungerà la piazza dove si svolgerà la cerimonia ufficiale a cui sono state invitate anche le autorità provinciali. Da lì il gruppo si sposterà nella Settecentesca parrocchiale di Santa Maria Assunta dove il parroco don Diego Berzi celebrerà la Messa solenne. Tappa successiva, il monumento all’emigrante presso il cimitero dove in memoria dei defunti verrà deposta una corona di fiori. La festa del ritorno proseguirà con il pranzo conviviale organizzato nella palestra in grado di ospitare i numerosi partecipanti.
(25/05/2005)
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