Videopoker, raffica di sequestri e denunce anche in Bergamasca

Ha sede in provincia di Bergamo, a Castro, l’azienda che ha fornito a un bar di Brescia i due videopoker che hanno fatto scattare, in tutta Italia, un maxiblitz della Guardia di Finanza. In tutto il Paese la Gdf ha così sequestrato 1.441 videopoker illegali, denunciando 191 persone per esercizio abusivo di gioco d’azzardo.

L’«Operazione videopoker», partita dalla Finanza di Brescia, è la prima a livello nazionale per quantità di videogiochi sequestrati, e ha interessato 45 province in tutta Italia.

Dagli accertamenti sarebbe emerso che i videopoker erano stati manomessi in modo da consentire la vincita solo in casi rari. Le indagini sono partite a settembre, con il sequestro dei due giochi chiamati Luky West: che riproducevano le regole del poker, in violazione delle norme. Dal bar di Brescia si è risaliti alla ditta di Castro che li aveva forniti, il cui titolare è un bresciano residente a Iseo: qui sono state sequestrate altre 164 macchinette irregolari. Da Castro si è passati a Settimo Torinese, dove ha sede il distributore nazionale, col sequestro di altri 65 videopoker e 31 Eproom, che contengono il software.

Dal distributore la Gdf è risalita a locali pubblici e altri distributori su tutto il territorio nazionale: 193 le perquisizioni che hanno coinvolto 80 reparti e 500 agenti. In provincia di Bergamo controlli e sequestri sono stati effettuati tra l’altro in città, a Verdello, Urgnano, Fornovo, Zogno, Calvenzano, Misano, Martinengo, Nembro, Levate, Bagnatica, Solto Collina, Covo, Capriate e Bonate.

(17/11/2004)

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