Viaggio nell’ex Diurno
C’è l’allarme infiltrazioni

Scendi la scalinata in marmo e ti ritrovi catapultato in un altro mondo, nei «sotterranei» della città. Benvenuti all’ex Diurno: mille metri quadri sotto piazza Dante, nel cuore del centro piacentiano, chiusi a chiave da quarant’anni e che il Demanio ha aperto a L’Eco di Bergamo.

Oggi l’ingresso di piazza Vittorio Veneto è sbarrato con una pesante saracinesca che copre completamente la scalinata sotto i portici. Sopra la saracinesca da qualche settimana è comparso un enorme cartello «Vendesi» (con le informazioni dove rivolgersi, numero di telefono 02.7626181 e [email protected]).

L’immobile è in vendita, il Demanio ci riprova dopo la prima asta andata deserta. Sono state fatte le pulizie di primavera, lo spazio è stato ripulito, tirato a lucido come si conviene quando bisogna mostrare una casa a potenziali acquirenti. Non ci sono più i calcinacci, neppure i rifiuti e i resti dei bivacchi. Resta però il senso di abbandono. A parte l’ingresso principale non ci sono altre uscite o finestre e il senso di claustrofobia un po’ ti assale.

Un nuovo progetto, alla luce della normativa attuale, dovrà necessariamente prevedere nuovi ingressi e vie di fuga. Per terra c’è un’enorme pozza di acqua che arriva quasi al centro della sala, i cui ingressi sono tutti chiusi con un nastro o con la saracinesca per motivi di sicurezza. Il soffitto è gonfio d’umidità, le infiltrazioni arrivano da sopra, dalla fontana di piazza Dante, fin dove - incredibilmente - arriva la galleria del diurno. «Abbiamo chiamato il Comune per segnalare la perdita. Siamo in attesa che vengano a vedere» spiegano dal Demanio.

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Eco di Bergamo La visita all’ex Diurno