Il progetto di recupero della Via Mala, una tra le arterie montane più panoramiche d’Europa, sarà al centro di un convegno in programma venerdì 31 marzo a Bergamo, nel Palazzo della Camera di Commercio di via Petrarca. L’antica arteria, intagliata nella roccia a picco sul torrente Dezzo tra la bassa Valle Camonica e l’alta Val di Scalve, da una decina d’anni presenta alcuni tratti in stato di abbandono, tanto che per poterla riportare al suo antico fascino un pool di professionisti bergamaschi è impegnato nel progetto che verrà illustrato venerdì. All’incontro, oltre a Franco Belingheri, presidente della Comunità Montana di Scalve, ci sarà l’architetto Giancarlo Beltracchi che parlerà delle «Possibilità di un territorio: la Via Mala e le Greenways»; l’architetto Alessandro Beber presenterà invece il progetto di recupero della strada. La costruzione della Via Mala, l’ex strada statale 294, risale alla seconda metà dell’Ottocento, ma ancora oggi sono ben visibili solchi regolari incisi nella roccia a testimonianza del passaggio di slitte cariche di minerali già in epoca romana. Negli anni Ottanta la costruzione di vari tracciati in galleria ha notevolmente migliorato la viabilità e la sicurezza della strada, lasciando però in stato d’abbandono i tratti più suggestivi, che pian piano sono stati ricoperti di vegetazione e danneggiati dall’erosione dell’acqua. Anche a questo il progetto di recupero sta tentando di porre rimedio.(29/03/2006)
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