Via libera al congresso cittadino
Forza Italia, in pole D’Aloia e Ceci
Via libera al congresso cittadino di Forza Italia. Con una proposta tutta bergamasca: nominare un referente organizzativo che in ogni Comune con un circolo azzurro convochi le assise entro il 30 ottobre. Tra i nomi in pole position Tommaso D’Aloia, Gianfranco Ceci, Giuseppe Petralia e Alessandra Gallone.
Via libera al congresso cittadino. Trattandosi di Forza Italia, un evento. Il coordinamento regionale guidato da Maria Stella Gelmini, lunedì, ha acceso il semaforo verde, accogliendo una proposta arrivata dritta dritta da Bergamo: nominare un referente organizzativo che in ogni Comune con un circolo azzurro convochi le assise entro il 30 ottobre (massimo 30 novembre). La macchina si metterà quindi in moto nei prossimi giorni, per costruire la candidatura (o le candidature) più idonee a coprire il ruolo ora vacante. Quello che verrà votato dagli iscritti nell’appuntamento d’autunno sarà infatti il primo segretario cittadino della rediviva Forza Italia, dopo l’atomizzazione del Pdl.
Una rosa di nomi pare già all’attenzione del segretario provinciale Alessandro Sorte, dei senatori Marco Pagnoncelli ed Enrico Piccinelli e degli istituzionali. In pole Tommaso D’Aloia, passato da assessore nella Giunta Tentorio a fresco capogruppo dei berluscones a Palafrizzoni, recordman di preferenze all’ultima tornata. Una figura giovane e in ascesa, fuori e dentro il partito. Ma delle chance vengono date anche al già vicesindaco Gianfranco Ceci, ora vicepresidente del Consiglio comunale, e all’ex capogruppo Giuseppe Petralia, non più presente nell’aula di Palafrizzoni. Ben quotata anche Alessandra Gallone, appena tornata tra i banchi dell’opposizione in Comune. Il congresso è un appuntamento atteso da tempo in città. I ricordi si perdono nel 2008, quando praticamente all’unanimità venne scelto Gianfranco Baraldi. Da allora il partito (pure in versione Pdl) in città non ha un frontman ufficiale, anche per la difficoltà di mettere d’accordo le diverse correnti.
Ma la mobilitazione, come si diceva, sarà più ampia, perché i congressi riguarderanno anche altri Comuni della provincia. La chiamata alle urne potrebbe riguardare 5 mila persone, anche se non c’è ancora il numero definitivo della platea degli elettori.
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