«Via le auto dal centro e dai borghi?»
I commercianti: prima serve un piano

Nessuna chiusura aprioristica, ma gli operatori chiedono un disegno organico e non interventi spot: Parcheggi meno cari, bus navetta, panchine e fioriere. Ma lamentano poco ascolto da parte del Comune. Il sondaggio: quale zona chiudereste al traffico?

Via le auto e Zone a traffico limitato più ampie? Si può fare, sia in centro che nei Borghi storici ma a determinate condizioni. Parola di chi la chiusura (oltre che la crisi) alle auto rischia di pagarla sulla propria pelle: i commercianti. Che non dicono né sì né no, ma chiedono un piano preciso.

E le condizioni sono quelle di qualsiasi realtà europea dove le chiusure sono state attuate con successo: parcheggi a prezzi più accessibili, trasporti pubblici più efficienti, arredi urbani nelle aree pedonalizzate. «Parcheggi meno cari, bus navetta che portino i clienti sin qui, e una migliore organizzazione per i turisti che arrivano in città. Li vediamo entrare in negozio con le cartine in mano, a chiedere come raggiungere Città Alta, dove prendere la funicolare. Possibile che non ci siano cartelli stradali?».

Nessuna nostalgia a prescindere della auto, ma richiesta di un piano preciso, un disegno che sia organico e non a spot. Come nel caso di via Tasso nella porzione che conduce a piazzetta Santo Spirito: «Abbiamo chiesto parcheggi meno cari, panchine e fioriere ma il Comune non ci ascolta» spiegano i commercianti.

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