Venti nuovi catecumeni per la Chiesa di Bergamo Nella notte di Pasqua riceveranno i sacramenti

«Nella Chiesa nessuno si sente straniero, perché ama ogni fratello, accoglie tutti e valorizza i carismi di tutti. Le differenze non sono motivo per ignorarsi, ma motivo per vedere le grandi ricchezze dell’umanità». Così il vescovo Roberto Amadei si è rivolto ai venti catecumeni che con un rito solenne hanno iniziato il cammino di formazione ai Sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia), che riceveranno nella Veglia pasquale del Sabato Santo 26 marzo.

I venti catecumeni (tredici donne e sette uomini, con un’età media di 30 anni) provengono da otto nazioni: sei dall’Albania, cinque dalla Nigeria, tre dall’Italia, due dalla Bolivia e uno rispettivamente da Repubblica Ceca, Ungheria, Brasile e Thailandia. Sono stati presentati da tredici parrocchie: Colognola e Malpensata in città, Botta di Sedrina, Cologno al Serio, Dossena, Locate, Mapello, Romano centro, San Pietro di Romano, San Felice al Lago, Spirano, Verdello e Zingonia. Il Vescovo ha ricordato nell’omelia della Messa solenne nella chiesa si Sant’Agata del Carmine che «credere non significa osservare un elenco di norme, oppure accettare una serie di verità. La fede è innanzitutto credere nella Persona di Gesù Cristo».

Il rito ha avuto diversi momenti. Dopo la chiamata per nome e la risposta «Eccomi!», insieme ai padrini i catecumeni si sono disposti davanti al vescovo per l’interrogazione sui loro impegni e doveri. Hanno poi scritto il loro nome in un registro. Il vescovo ha quindi dichiarato l’elezione dei catecumeni, ai quali è stato consegnato il Credo, simbolo della fede.

(13/02/2005)

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